Il team principal Ferrari, Mattia Binotto, reputa che l’azione della Racing Point con le prese d’aria dei freni possa essere paragonabile al copiare a scuola
La Ferrari, che la scorsa settimana si è unita alla protesta di Renault, McLaren e Williams sulla violazione del regolamento da parte della Racing Point, ha assicurato che continueranno nella contestazione:
“Come Scuderia abbiamo già parlato venerdì e detto quello che pensiamo, ci sono state le proteste e un verdetto. E il primo verdetto è che quanto fatto è illegale. Questo è un punto di partenza, si può essere furiosi o meno, ma c’è una irregolarità e una violazione del regolamento”, ha dichiarato Binotto a Sky Italia.
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Il team principal inoltre, considera anche la Mercedes complice della Racing Point, senza lasciarsi andare a mezzi termini: “La violazione è come copiare un compito, c’è chi lo copia e chi lo passa”.
La Ferrari crede che la sentenza della FIA riguardo al caso Racing Point non sia adeguata e lo ha espresso sempre attraverso Binotto: “Abbiamo stabilito la nostra intenzione di fare appello. Crediamo che la sentenza non fosse adeguata e abbiamo quattro giorni per confermare la nostra intenzione”.
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Infine, ha risposto alle parole di Lawrence Stroll, proprietario del team Racing Point, che nei giorni scorsi aveva dichiarato che le accuse sull’aver imbrogliato fossero false e inaccettabili:
“Per noi i fatti sono evidenti e non credo ci sia nulla da aggiungere, non si tratta di essere arrabbiati o furiosi, siamo rivali tra di noi, ognuno guarda al suo interesse, da parte nostra guardiamo a quello che è l’esito del giudizio dei commissari. Riteniamo che la penalità non sia adeguata, abbiamo quattro giorni per confermare la nostra intenzione di presentare appello”.
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