Carey: “Un solo positivo nel paddock della F1 non farà annullare il GP”

Il presidente della F1 Chase Carey, ha assicurato che anche se un pilota risulterà positivo al Covid-19, ciò non causerà la cancellazione di nessuno dei Gran Premi che si sono pianificati per questa stagione.

Il caso di positività di un’uomo della McLaren al Covid-19, scoperto durante la settimana del GP d’Australia di F1, ha portato alla cancellazione dell’evento, tuttavia, Chase Carey spiega, che hanno lavorato in modo tale che questa situazione non si ripeterà.

Inoltre, lo stesso CEO di Liberty Media, fa sapere che non ci sarà la sospensione del Gran Premio anche se uno dei piloti ufficiali verrà infettato, poiché è a ciò che servono i piloti di riserva di ogni team.

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Un singolo test positivo non porterà all’annullamento della gara. Incoraggiamo i team ad avere procedure per isolare l’individuo, possiamo isolarlo in un hotel e sostituirlo“, ha dichiarato al sito ufficiale della Formula 1.

“Dovremmo parlare di alcune cose e dovremmo lavorare. Le sfumature di ‘what if …’ sono troppo ampie per essere interpretate da tutti, ma che una squadra non possa correre non annullerebbe la gara, avremo una protocollo in caso di un positivo che non comprometta la cancellazione dell’evento. Se un pilota sarà positivo, le squadre hanno a disposizione piloti di riserva, ha aggiunto.

Proseguendo, ha insistito sul fatto che non avrebbero presentato il calendario pubblicato ieri se non fossero stati sicuri che possa essere realizzato in sicurezza: “Non andremmo avanti se non avessimo la certezza sufficiente di disporre delle procedure, dell’esperienza e delle capacità necessarie per fornire un ambiente sicuro e gestire qualsiasi problema si verifichi”.

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Ciò a cui Chase Carey non ha fatto riferimento però, è il grave impatto che avrebbe avuto la mancata partecipazione di uno dei piloti ufficiali del campionato se dovesse risultare positivo e non possa partecipare ad uno o più Gran Premi con un calendario così compresso. 

Tale evenienza, che nessuno ovviamente si augura, comprometterebbe la carriera sportiva del pilota e/o addirittura potrebbe cambiare le sorti del pilota, del suo team o addirittura della storia della Serie, ad esempio, quest’anno se Lewis Hamilton diventerebbe positivo al coronavirus, non potrebbe eguagliare, potenzialmente, il record di sette titoli iridati di Michael Schumacher.

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