L’ex CEO della Formula 1, Bernie Ecclestone, pensa che la Ferrari non perderà il suo status lasciando il circus, mentre il campionato perderebbe di visibilità.
La Ferrari, negli ultimi mesi ha minacciato più volte di lasciare il mondo della Formula 1, cosa già accaduta in passato, ma nonostante ciò fa molto parlare.
Secondo Bernie Ecclestone, il team di Maranello, sta solamente minacciando di lasciare la Formula 1, e che se avesse voluto farlo, l’avrebbe già fatto.
L’ex patron ha dichiarato che ha sempre ignorato queste minacce, dicendo:
“Non ho mai prestato attenzione a loro, sono un uomo che guarda ciò che vuole, e se la Ferrari voleva andarsene l’avrebbe già fatto”.
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Proseguendo ha parlato anche della perdita che subirebbe il circus senza una squadra storica come il team del Cavallino Rampante, dichiarando:
“Penso che la Formula 1 senza la Ferrari non sarebbe la stessa, ma il marchio del cavallino è così grande che potrebbe lasciare la Formula 1 ed essere comunque eccezionale”.
Inoltre, ha ammesso che non gli manca molto il circus, ma nonostante ciò resta in in contatto con tutti i collaboratori con cui ha lavorato per anni, dichiarando:
“Non mi manca la Formula 1, parlo con le stesse persone con cui lavoravo, vengono a trovarmi e chiedono le mie opinioni”.
Bernie pensa che ci sia una mancanza di competitività tra le squadre ed esorta Liberty Media a puntare di più sullo spettacolo che allo sviluppo delle nuove tecnologie, dichiarando:
“Ora ci sono molte idee per aumentare i sorpassi in pista, ma la verità è che le gare di oggi non sono molto diverse da quella di una volta, serve la competizione, quando una squadra domina c’è frustrazione”.
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Ha parlato anche dei motori delle attuali monoposto, e secondo lui si potrebbe tornare ai vecchi motori per aumentare la spettacolarità:
“Ritornerei ai vecchi motori che fanno rumore e sono più interessanti, non vedo che i motori odierni, anche se sono un ottimo pezzo di ingegneria, siano l’interesse del pubblico”.
Ecclestone ha parlato anche di lasciare più liberi i piloti, sia dentro che fuori dalla pista, per mantenere le basi della Formula 1, dichiarando:
“Dobbiamo smettere di dire ai piloti ciò che non possono fare, voglio vedere gli atleti al limite, non al punto di causare un incidente, ma di correre una gara corretta e combattimenti ruota a ruota”.
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