Sebastian Vettel ha concluso le due giornate di prove del terzo test della stagione di Formula 1 del 2019 al Bahrain International Circuit.
Il pilota tedesco della Scuderia Ferrari Mission Winnow è tornato in vettura a due giorni dal Gran Premio di domenica e ha completato un totale di 103 giri, 47 al mattino e 56 dopo la pausa pranzo. Nell’arco del test la SF90 ha dunque percorso 159 tornate (56 quelle di Mick Schumacher martedì) pari a 860 chilometri.
Complici condizioni meteorologiche decisamente migliorate rispetto a ieri, Sebastian è riuscito a completare il programma concordato con la squadra lavorando sulla messa a punto e sul bilanciamento della vettura. Prima della pausa pranzo per lui diversi short run, inferiori ai dieci giri, per valutare la monoposto in differenti configurazioni.
Nel pomeriggio Sebastian ha poi effettuato alcune simulazioni di gara così da poter analizzare in maniera approfondita il comportamento delle gomme. Il giro più veloce di Sebastian è stato 1’29”319 ottenuto al mattino che è risultato il terzo crono più veloce di giornata.
Ora la Scuderia Ferrari Mission Winnow fa rotta sulla Cina dove la settimana prossima è in programma il terzo Gran Premio della stagione che è anche la corsa numero 1000 della storia della Formula 1, una storia iniziata il 13 maggio 1950 con la prima gara a Silverstone e che la Ferrari ha contribuito più di chiunque altro a scrivere.
Il pilota della Ferrari numero 5, al termine della seconda giornata di test di Formula 1 in Bahrain, ha dichiarato:
“Oggi siamo riusciti a massimizzare il tempo a nostra disposizione grazie a condizioni di pista buone e costanti. Abbiamo potuto provare diverse configurazioni di messa a punto e valutare il comportamento delle gomme”.
“È stata una giornata piuttosto positiva: al mattino ci siamo concentrati su alcuni run più corti mentre nel pomeriggio abbiamo simulato alcune fasi di gara. È stata una sessione interessante perché ci ha permesso di raccogliere ancora più informazioni che ci potranno tornare utili fin dal Gran Premio di Cina.”
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