Formula 1 | Analisi post Gran Premio d’Australia: Mercedes top, Ferrari flop, Red Bull Honda sorpresa [1/3]

Ad una settimana dal via, i bookmakers davano Sebastian Vettel vincitore del Gran Premio d’Australia, con Lewis Hamilton secondo, Charles Leclerc terzo, Max Verstappen quarto e Valtteri Bottas quinto.

A qualche giorno dalla gara possiamo dire con certezza che avevano sbagliato, e anche tanto. Sicuramente i siti di scommesse sono stati particolarmente influenzati (ed ingannati) dall’ottima prestazione della Ferrari nei test di Barcellona e forse anche da una Mercedes che ha giocato un poco a nascondino.

Nessuno, però, si sarebbe aspettato un risultato del genere, nemmeno gli stessi team. Valtteri Bottas da 10 e lode, prestazione eccellente e passo gara da paura: la gara di Melburne per il finlandese sembra essere stata un po’ un’occasione per riscattarsi da una stagione 2018 da dimenticare.

Si è visto un Valtteri Bottas che riesce a rifilare al compagno di squadra, Lewis Hamilton, quasi 21 secondi, cosa non da poco, avvantaggiato forse da un danno al fondo della monoposto dell’inglese, che a detta dei tecnici di Brackley avrebbe sensibilmente limitato il passo del campione in carica. Sostanzialmente però, a parte i piloti, una Mercedes che fa paura, sia in qualifica che in gara, che però ha attuato una strategia per marcare le Ferrari, non le Red Bull.

E invece Ferrari? Quasi sembra non aver corso. La monoposto di Maranello è stata visibilmente in difficoltà e non ha retto le enormi aspettative. Non la Ferrari che tutti si aspettavano, dunque: Sebastian Vettel quarto a 57 secondi da Valtteri Bottas mentre Charles Leclerc quinto a 58 secondi.

Un cavallino che non sembra tanto rampante e forse, un po’ in difesa. Fin dalle Prove libere 1, si è notata la netta inferiorità di Ferrari rispetto alla Mercedes che poi si è confermata in qualifica prima e in gara poi.

Una Ferrari però troppo brutta per essere vera, soprattutto dopo l’eccellente prestazione nei test di Barcellona.

Pare che questa deludente prestazione della Rossa sia dovuta a problematiche relative ad un assetto non proprio ottimale e al sistema di raffreddamento della power unit forse troppo limitato: problemi comunque risolvibili ma da sistemare in fretta. Il Bahrain è alle porte.

Sorprende invece la Red Bull, ma solo dal punto di vita prestazionale della monoposto. Disastro nella scelta della strategia durante la prima sessione delle qualifiche, con la monoposto di Pierre Gasly già fuori al primo taglio, poi in gara luci ed ombre: il pilota francese, non sembra ancora prontissimo per essere in un top team, mentre Max Verstappen sfrutta a pieno un’auto che sembra nata bene.

Pierre Gasly non riesce ad entrare nemmeno in zona punti: non è come Daniel Ricciardo, non riesce ancora a fare delle grandi scalate dal fondo come l’ex pilota Red Bull, ma comunque è ancora la prima gara, e forse è rimasto un po’ demoralizzato dalla disastrosa qualifica.

Le scuse da Helmut Marko sono state il minimo che la Reb Bull potesse fare al francese.

Max Verstappen invece fa una gara eccezionale, svernicia la Ferrari di Sebastian Vettel, e sale sul podio, in terza posizione, riportando la Honda nelle posizioni alte della classifica come non accadeva dal gran premio di Gran Bretagna del 2008 (Rubens Barrichello, 3° classificato).

Anche Red Bull fa paura, ma bisogna fare qualche prova in più per comprendere a pieno questa partenrship con Honda. Per ora sorprende.

La lotta fra questi tre team si prospetta comunque emozionante e assolutamente imprevedibile. Vedremo cosa ci riserverà la stagione 2019.

Alfredo Dostuni

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