Formula 1 | Gran Premio di Cina, il gran premio da mille e una notte [Race n.1000]

Manca sempre meno al gran premio numero 1000 della storia della Formula 1, i motori sono già caldi e la tensione al massimo, visto l’imminente scontro diretto che la Ferrari dovrà fronteggiare con la rivale Mercedes

Mancano solo pochi giorni al Gran Premio di Cina, evento speciale in tutti i sensi, poiché sarà la prima gara ad avere la quarta cifra: il millesimo Gran Premio della storia di questo magnifico sport, la regina di tutti gli sport motoristici: la Formula 1.

Per Shanghai sarà la sedicesima volta in cui le monoposto solcheranno il suo asfalto, i veicoli, in appena quindici anni, hanno avuto un netto stravolgimento in tutte le loro caratteristiche, non mancheranno, quindi, anche per questo gran premio, colpi di scena e nuovi record di velocità.

Orari diretta e differita del Gran Premio della Cina 2019 [GP n. 1000]

1000 gare di Formula Uno che, a partire dal 1950, hanno fatto sognare intere generazioni, dai primi “dinosauri” a motore anteriore, alle ipertecnologiche moderne monoposto dell’era turbo-ibrida, tutte queste auto che, nel tempo, hanno visto vari cambi di tendenza nella motoristica e nei vari componenti, arrivando fino al recente downsizing delle cilindrate che, negli ultimi sedici anni, ha fatto passare dal magnifico canto del V10 ai minuti V6 turbo dotati del sistema Kers; questa ricorrenza, tanto speciale, verrà svolta nell’altrettanto magico circuito nella periferia di Shanghai.

Giuseppe Farina su Alfa Romeo 159 durante la stagione inaugurale del 1950
Giuseppe Farina su Alfa Romeo 159 durante la stagione inaugurale del 1950

Il circuito con le foglie di loto, disegnato dalla mano del tedesco Hermann Tilke, è un fratello dell’appena passato Sakhir in Bahrain, pur presentando numerose differenze, inoltre vanta una “parentela” anche con il magico circuito di Sepang in Malesia, ormai pensionato da due anni.

Lungo 5451 metri con 16 curve, questo circuito privilegia la velocità pura, con due lunghi rettilinei e tre curve in cui si può tenere l’acceleratore a tavoletta; se a Sakhir la trazione aveva un aspetto parecchio rilevante, qui un ruolo fondamentale ce l’ha l’aerodinamica, che deve formare un binomio perfetto con la power unit per arrivare alla massima velocità nei rettilinei e di poter fare un enorme balzo in avanti all’uscita delle varie curve lente.

In merito alle gomme, le privilegiate saranno le C4 soft, delle quali la McLaren porterà addirittura nove treni; delle gialle medie, invece, i team avranno in media quattro treni a disposizione, in via residuale verranno utilizzate le bianche, hard.

Sarà una gara entusiasmante, la millesima della storia del motorsport d’eccellenza, in cui la situazione verrà resa ancora più calda e che proietterà sempre più verso il cuore del mondiale, grazie anche al fatto della strabiliante sicurezza delle due Mercedes e le arrancate della Ferrari che, già nei primi due gp, è uscita con tutte le ossa rotte.

Infatti, pare che le Rosse stiano combattendo una battaglia contro tutti i fantasmi del passato, che si stanno ripresentando uno dietro l’altro: in Australia la potenza, in Bahrain l’affidabilità della meccanica, il tutto accompagnato da una magra prestazione del pilota di punta, Seb, che, a livello mentale, ne esce sempre più provato dopo ogni gara.

Quest’anno, probabilmente, sarà l’ultima possibilità per il numero 5 di conquistare il suo quinto titolo iridato, avendo anche alle spalle un intrepido Charles Leclerc in piena forma, che dovrà solamente dare prova della sua costanza, perché la sua impressionante velocità, degna di lasciare alle spalle un freddo e precisissimo Hamilton, l’ha già dimostrata nei primi due gran premi.

Detto questo, è giusto menzionare il passo avanti fatto dalla Rossa rispetto l’Australia; infatti, in Bahrain, la potenza della SF90 è stata ripristinata, facendo segnare le velocità che venivano raggiunte nei test prestagionali a Barcellona, con un magnifico Leclerc che si è reso protagonista incontrastato per il 75% della gara, ma poi il crollo: il fantasma dell’affidabilità, che già in passato aveva messo a dura prova la Ferrari, si è ripresentato, facendo perdere tutto il gap di vantaggio che il monegasco aveva.

Il verdetto del millesimo gp, riguarderà anche la Williams, la quale sembra che stia ritrovando il giusto assetto, dopo le due precedenti gare servite più a testare la propria monoposto che a gareggiare con tutte le altre scuderie.

Riguardo il terzo top team, la Red Bull, Verstappen pare essere in ottime condizioni, invece il suo scudiero, Gasly, lascia ancora perplessi, dopo due gare non ha ancora fatto entusiasmare nessuno, vedremo se in Cina riuscirà a raggiungere un discreto risultato.

Ormai le ore sono contate, la battaglia numero mille sta per iniziare e da qui sorgerà il millesimo pilota trionfante della Formula Uno, ci sarà da divertirsi.

Giacomo Rumor

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