Formula 1 | Il Gran Premio d’Italia a Monza messo a rischio da un assessore 5 stelle

Il Gran Premio d’Italia che si tiene ormai da anni nel tempio della velocità di Monza, rischia di essere eliminato dal calendario di Formula 1 a causa di un assessore pentastellato.

Un emendamento firmato dall’assessore 5 Stelle Nicola De Marco, presentato alla Regione Lombardia insieme ad una mozione, va a contrastare il contributo che la Regione Lombardia stessa ha stanziato nella sua manovra finanziaria, che stabilisce un contributo di 25 milioni (5 milioni all’anno per cinque anni) da spalmare nel quinquennio 2020-2024, per mantenere il Gran Premio a Monza.

In quell’occasione il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala aveva dichiarato:

“Il Gran Premio d’Italia è uno e si chiama Monza. La Lombardia è sempre più internazionale e il Gran Premio a Monza non è soltanto un simbolo, ma fa da volano economico a tutto il territorio lombardo che Regione Lombardia vuole valorizzare e capitalizzare”.

Mentre nell’emendamento firmato dall’assessore Nicola De Marco, si può leggere:

“Si ritiene che soggetti pubblici non debbano pagare un privato per salvare il GP di Monza con i fondi pubblici, e ciò nonostante l’evento possa contare su miliardi di euro di pubblicità da parte di sponsor privati. Un aiuto inopportuno considerato che i soldi dei cittadini impegnati potrebbero essere indirizzati verso utilizzi più necessari”.

Leggendo i pareri discordanti si può delineare che il Gran Premio d’Italia di Formula 1 possa essere messo a rischio, ma prima di saltare a conclusioni affrettate bisogna stabilire alcune cose e chiarire le idee a chi legge tale emendamento e anche all’assessore De Marco stesso.

I 5 milioni annui che la Regione Lombardia ha stanziato, non vanno in mano ad un privato, ma vanno nelle casse dell’ACI, che non è un ente privato, ma è un ente pubblico non economico della Repubblica Italiana, inoltre, questo contributo di 5 milioni annui l’ACI lo versa a Liberty Media proprietaria della Formula 1 (come costo d’iscrizione) per avere la Formula 1 a Monza, il tempio della velocità.

Riguardo i “miliardi di euro di pubblicità da parte di sponsor privati“, si può dire che i proventi degli sponsor vanno a finire nelle casse della FOM (la così detta regia internazionale), che detiene i diritti d’immagine di tutti gli eventi sportivi del marchio Formula 1, mentre l’organizzazione (Regione Lombardia e ACI) deve coprire tutti i costi con i biglietti d’ingresso per l’autodromo e con i biglietti dei parcheggi o degli eventi sponsorizzati dall’autodromo stesso.

Fino ad ora però non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale che metterebbe a rischio il futuro di Monza (per il momento), ma è stato annunciato solo un piano di investimento di 100 milioni per rimodernare il tempio della velocità, a partire dalle strutture (vecchie) per terminare con il layout del tracciato.

Ma come dichiarato da Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI alla Gazzetta dello Sport:

“Il denaro verrà trovato in qualche modo, l’accordo per ospitare la F1 scade fra due anni, stiamo cercando un accordo a lungo termine che giustifichi tale investimento”.

Ruggiero Dambra Instagram – Twitter

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