La Ferrari ha effettuato le sue scelte selezionando quattro nomi importanti del motorsport per i suoi test al simulatore, il più importante è quello dell’ex collaudatore Mercedes Pascal Wehrlein.
La Ferrari ha ingaggiato l’ex collaudatore Mercedes Pascal Wehrlein, l’ex pilota della Toro Rosso Brendon Hartley, l’ex pilota della Ferrari Driver Accademy Antonio Fuoco e l’uomo di casa della Ferrari, Davide Rigon che milita nel WEC.
Pascal Wehrlein si unisce al team dopo essere discostato dalla Mercedes durante la stagione 2018, da allora ha firmato per correre in Formula E con la Mahindra con la quale ha già conquistato un podio [leggi qui] che si unirà al suo compito di simulatore.
La ricca esperienza di Brendon Hartley nelle competizioni sportive con due titoli WEC con Porsche nel 2015 e nel 2017, ma il suo recente passato con la Toro Rosso in Formula 1, ha reso la sua abilità interessante per la Ferrari.
Nonostante sia stato recentemente abbandonato dalla FDA, Antonio Fuoco si unirà al simulatore Ferrari dopo una solida stagione in Formula 2 che lo ha visto conquistare la vittoria nella gara sprint di Abu Dhabi.
Davide Rigon fa parte della line-up della Scuderia Ferrari dal 2014 dove corre in GTE Pro per AF Corse, prendendo quattro titoli mondiali con la squadra.
Il cambio di piloti si è reso necessario nel momento in cui l’italiano Antonio Giovinazzi ha trovato un posto da titolare in Formula 1 con l’Alfa Romeo Racing, mentre Danil Kvyat è stato richiamato dalla Toro Rosso come pilota titolare.
La Ferrari ha avuto anche la possibilità di poter ingaggiare Robert Kubica, ma il pilota polacco ha deciso di optare per il sedile come pilota ufficiale con la Williams con la quale militerà nella stagione 2019 di Formula 1.
Il team principal della Ferrari Mattia Binotto, ha dichiarato:
“La nostra squadra ha assunto quattro piloti di indubbio talento, che possiedono un sentimento innato, con una forte conoscenza delle auto da corsa e dei circuiti”,
“Queste sono esattamente le qualità richieste nel ruolo di Development Driver in un simulatore, uno dei pezzi vitali dell’attrezzatura della Formula 1 di oggi”.
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