Formula 1 | Le qualifiche e la gara del Gran Premio dell’Azerbaijan viste da Pirelli, il commento di Mario Isola

Valtteri Bottas su Mercedes conquista la pole position a Baku su pneumatici P Zero Red soft, da lui utilizzati da inizio a fine qualifica, in una sessione sospesa per ben due volte.

Bottas ha ricevuto il secondo Pirelli Pole Position Award da Jack Aitken, vincitore della Feature Race in Formula 2 questa mattina, a dimostrazione del ruolo di Pirelli nelle diverse categorie, dalla Formula 3 alla Formula 1.

Le probabili strategie che effettueranno i vari team e piloti, secondo Pirelli:
 
 

Le possibili incognite e variabili possono essere le seguenti:

  • Il meteo. A fine qualifica, la temperatura ambiente era di 15°, mentre quella asfalto era di 26°. Domani potrebbero esserci condizioni simili, dato che la gara inizierà dopo le 16.
  • Safety car. I periodi di safety car hanno condizionato pesantemente la Feature Race di Formula 2. Quanto successo oggi, con la qualifica interrotta due volte dalla bandiera rossa, è la riprova di tutto ciò che può succedere su un circuito cittadino.
  • Le strategie flessibili. Tutti i piloti nella top 10 – ad eccezione di Charles Leclerc – partiranno su C4 soft, ma le strategie dovranno essere molto flessbili dato il rischio di safety car o interruzioni, oltre ad una finestra per la sosta molto ampia.
  • Le velocità estreme. Oggi sono stati raggiunti i 345 km/h sul rettilineo principale. La pole position di Bottas in 1m40.495s è un secondo più veloce della pole 2018.
  • Charles Leclerc, l’unico a partire dalla top 10 su C3 medium.

Il responsabile di Pirelli per il motorsport e la Formula 1, Mario Isola, dopo le qualifiche, ha detto:

“Anche oggi le temperature asfalto sono state piuttosto basse. L’asfalto molto scivoloso ha portato ad alcuni bloccaggi e flat spot, con i piloti che hanno usato quasi esclusivamente pneumatici soft da inizio a fine qualifica”.

“Unica eccezione i due piloti Ferrari, che hanno provato la C3 medium nel Q2. Dati i livelli bassi di usura e degrado su questa pista, potremmo assistere a una gara a una sola sosta. Sul tracciato cittadino di Baku ci sono però alcuni fattori da tenere in considerazione: uno è il rischio di contatti tra le monoposto, l’altro sono i periodi di safety car”.

“È quindi difficile avere un quadro preciso delle strategie, data anche la finestra molto ampia per la sosta. In qualifica, la temperatura asfalto si è abbassata molto, soprattutto a causa delle due lunghe interruzioni. Le condizioni del tracciato sono cambiate parecchio da inizio a fine sessione, influenzando il comportamento dei pneumatici e la strategia”.

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