GP Austria, qualifiche: Nessuna penalità per Hamilton

La seconda posizione di Lewis Hamilton guadagnata in qualifica, è stata confermata dopo che i commissari di gara hanno deciso di non infliggere una penalità al pilota inglese.

Dopo la fine delle qualifiche, i commissari hanno messo sotto investigazione Lewis Hamilton, per verificare se dargli o meno una penalità, per non aver rallentato durante la bandiera gialla, causata dall’uscita di pista del suo compagno di squadra Valtteri Bottas e per aver superato i limiti di pista in curva 10 al suo primo tentativo nel Q3.

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I commissari hanno annunciato, dopo aver incontrato il pilota e un rappresentante del team, che non sarebbero state prese azioni per quanto riguarda il mancato rallentamento sotto regime di bandiera gialla, poiché un pannello, che doveva segnalare le bandiere era mal funzionante.

I commissari hanno ritenuto che il sei volte campione del mondo però, a sua volta fosse colpevole del superamento dei limiti della pista in curva 10, e quindi gli è stato cancellato il tempo del suo primo tentativo in Q3.

Poiché non è stato il suo giro più veloce del Q3, tale decisione non influisce sulla sua posizione in qualifica e quindi l’inglese, partirà secondo al fianco di Valtteri Bottas.

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Hamilton ha dichiarato nella conferenza stampa post-qualifica di non aver visto le bandiere gialle mostrate per l’uscita di pista di Bottas, stessa cosa avrà riferito ai commissari: “Appena dopo aver sterzato, ho accelerato e ho pensato che Valtteri fosse appena andato largo e tornato in pista più avanti”.

I COMUNICATI
1. Bandiera gialla
2. Limiti di pista

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doc_32_-_2020_austrian_grand_prix_-_offence_-_car_44_-_leaving_the_track_in_turn_10

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