GP Emilia Romagna, Imola: Storia, presenza in F1 e albo d’oro

La storia, gli eventi, i vincitori e i personaggi che hanno reso unico l’autodromo di Imola, che ritornerà nel calendario di F1 nel 2020 come GP dell’Emilia Romagna.

Il circuito originale di Imola fu ricavato da una stradina che univa le Acque Minerali al ponte sul Santerno, inoltre il layout moderno è molto diverso dal primo, complici anche i vari lavori per la sicurezza e di ammodernamento, che quest’anno saranno protagonisti del GP d’Emilia Romagna.

Nel 1970, in seguito alla morte di Dino Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, il circuito venne denominato autodromo Dino Ferrari; alla successiva morte del Commendatore nel 1988, il suo nome venne affiancato a quello del figlio.

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Alla fine degli anni ’70, Enzo Ferrari ordinò al Direttore Sportivo della Ferrari, Roberto Nosetto, di migliorare le strutture dell’autodromo così da consentire l’ingresso in F1. Nosetto ridisegnò i box, fece costruire nuove tribune, progettò la Torre Marlboro e fece rinnovare l’asfalto.

Nel suo primo anno d’esordio in Formula 1, era denominato “Gran Premio d’Italia”, successivamente, per le altre 26 edizioni, venne denominato “Gran Premio di San Marino”.

Nel Gran Premio del 1994 vi sono stati diversi incidenti, due dei quali mortali. Nel venerdì Rubens Barrichello si schiantò alla Variante Bassa, nonostante tutto il brasiliano riportò solo la rottura del setto nasale e l’incrinazione di una costola.

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Il sabato l’ala anteriore della vettura di Roland Ratzenberger si staccò, il pilota finì contro il muro della curva Villeneuve e morì sul colpo. La domenica in gara, dopo la ripartenza per un incidente, la Williams di Ayrton Senna finisce contro il muro della curva Tamburello, il brasiliano venne portato in elisoccorso all’Ospedale di Bologna dove perse la vita poche ore dopo.

A causa degli incidenti il circuito ha subito diverse trasformazioni: i curvoni del Tamburello e Villeneuve -dove i due piloti persero la vita- sono stati sostituiti con delle chicane. Alle Acque Minerali adesso ci sono due curve veloci verso destra e una via di fuga più ampia.

Gli ultimi lavori di ammodernamento sono stati eseguiti nel 2007: l’area dei box è stata totalmente ricostruita, la Variante Bassa è stata rimossa. L’unico manufatto sopravvissuto è la ex Torre Marlboro (rinominata più volte per motivi di sponsorizzazione). I lavori sono stati eseguiti dall’architetto Hermann Tilke

L’ultimo vincitore in terra imolese è stato Michael Schumacher nel 2006, dinanzi allo spagnolo Fernando Alonso. Il tedesco riuscì ad interrompere il digiuno di vittorie che durava dal Gran Premio degli Stati Uniti 2005.

Il pilota che ha portato a casa la maggior parte dei Gran Premi è stato Michael Schumacher, ben 7 vittorie per il Kaiser, stesso numero dei suoi titoli iridati.

Di seguito l’Albo d’Oro dei vincitori a Imola:

  • 1980 Nelson Piquet
  • 1981 Nelson Piquet
  • 1982 Dider Pironi
  • 1983 Patrick Tambay
  • 1984 Alain Prost
  • 1985 Elio De Angelis
  • 1986 Alain Prost
  • 1987 Nigel Mansell
  • 1988 Ayrton Senna
  • 1989 Ayrton Senna
  • 1990 Riccardo Patrese
  • 1991 Ayrton Senna
  • 1992 Nigel Mansell
  • 1993 Alain Prost
  • 1994 Michael Schumacher
  • 1995 Damon Hill
  • 1996 Damon Hill
  • 1997 Heinz-Harald Frentzen
  • 1998 David Coulthard
  • 1999 Michael Schumacher
  • 2000 Michael Schumacher
  • 2001 Ralf Schumacher
  • 2002 Michael Schumacher
  • 2003 Michael Schumacher
  • 2004 Michael Schumacher
  • 2005 Fernando Alonso
  • 2006 Michael Schumacher

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