GP Italia 2020, Pirelli: “Una scelta di mescole per far divertire i piloti”

In occasione del GP d’Italia a Monza, nel “tempio della velocità”, è stata effettuata la stessa selezione di mescola dell’anno scorso da parte di Pirelli: C2 come hard, C3 come medium e C4 come soft. 

Questa scelta presa da Pirelli in occasione del GP d’Italia è stata fatta per adattarsi alle svariate caratteristiche di Monza. Oltre ai suoi famosi rettilinei flat-out, ci sono alcuni tratti più lenti e più tecnici che sono stati aggiunti all’iconico tracciato italiano nel corso degli anni per cercare di contenere le velocità medie.

Come il Belgio, Monza è un’altra gara la cui data originale del 2020 non è stata spostata e l’esperienza passata ha dimostrato che può essere estremamente caldo in questo periodo dell’anno, verso la fine dell’estate italiana.

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LE CARATTERISTICHE DEL TEMPIO DELLA VELOCITÀ

Monza è uno dei luoghi classici del calendario della Formula 1, dove le velocità massime vicine ai 360 km / h sono viste grazie a squadre che eseguono un carico aerodinamico minimo per evitare di trascinare lungo i rettilinei. 

Il compromesso è che c’è meno aderenza aerodinamica in curva, il che significa che le vetture devono quindi fare più affidamento sull’aderenza meccanica degli pneumatici. Con una minore deportanza che li spinge verso il basso, i pneumatici sono più suscettibili allo scivolamento, il che aumenta l’usura.

LE VARIABILI E I TRASCORSI

Se il tempo non è caldo, un altro effetto dei lunghi e veloci rettilinei di Monza è quello di raffreddare le gomme, il che significa che potrebbero non essere completamente in temperatura per le curve successive.

La gara dell’anno scorso è stata vinta con una strategia one-stop quando Charles Leclerc ha siglato una popolare vittoria casalinga per la Ferrari. Leclerc, partito dalla pole, è stato l’unico pilota a scegliere una strategia soft-hard: gli altri one-stopper hanno optato tutti per un piano soft-medio.

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I RECORD

Il pilota della Mercedes Lewis Hamilton, che si è fermato due volte, ha concluso a meno di un secondo dietro Leclerc, quindi una varietà di strategie è chiaramente possibile nella gara italiana.

Il record complessivo sul giro di 1m19.119 è stato stabilito da Kimi Raikkonen nelle qualifiche con la Ferrari due anni fa.

Tuttavia, il giro più veloce in gara a Monza risale ancora al 2004, per gentile concessione del pilota Ferrari Rubens Barrichello. Potrebbe essere questa la stagione in cui quel punto di riferimento di 16 anni finalmente verrà superato?

IL PENSIERO DEL RESPONSABILE

Il responsabile di Pirelli per il motorsport, Mario Isola, ha esordito parlando dei due weekend consecutivi in Italia, evento che avverrà per la prima volta:

“Per la prima volta nella storia, ci imbarchiamo in due weekend consecutivi di Formula 1 in Italia: ognuno con anche una diversa nomination di pneumatici. A differenza del Mugello, Monza è una quantità molto nota, con le squadre che hanno molti dati rilevanti dalle stesse mescole che sono state utilizzate anche l’anno scorso”. 

Proseguendo, spiega gli eventuali punti interrogativi con le nuove monoposto: “Tuttavia, le vetture ora sono molto più veloci e il tempo potrebbe anche essere un punto interrogativo: spesso fa caldo e secco ma negli ultimi anni c’è stata anche la pioggia. Sia uno che uno stopper possono funzionare, ma a differenza dello scorso anno, i piloti ora hanno un’allocazione fissa delle gomme che ha un effetto diretto sulla strategia, influenzando le mescole che alla fine hanno a disposizione per la gara”. 

“Tuttavia, questa allocazione è stata progettata per dare ai conducenti il ​​massimo possibileopportunità possibili, in modo che possano indirizzare gli pneumatici che vogliono avere il giorno della gara”.

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