Jacques Villeneuve ritiene che Max Verstappen sia “un cattivo modello” da seguire in pista.
Il campione del 1997 rimprovera Verstappen per aver ignorato le bandiere gialle e non aver rallentato durante l’incidente di Valtteri Bottas e di essersene vantato nella conferenza stampa post-qualifiche.
Villeneuve ricorda che ogni pilota è obbligato a rispettare le bandiere perché altrimenti viene può creare una situazione potenzialmente pericolosa sia per lui che per coloro che lo circondano.
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Non perdona la sua disobbedienza in pista o la sua audacia nelle interviste, che alla fine hanno portato alle indagini che lo hanno separato dalla Pole Position:
“Penso che abbia dato il cattivo esempio. Era in Pole, ma non pensò a quello che diceva e non è stato molto intelligente”.
In conferenza stampa Verstappen ha riconosciuto di essere a conoscenza dell’incidente di Bottas, ma ha anche ammesso di non aver alzato il piede per completare il giro veloce.
Villeneuve lo rimprovera per aver pensato che la situazione era sicura e di aver preso le decisioni da sé. Sottolinea che non c’era motivo di fare ciò che faceva.
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“Il pilota non dovrebbe mai essere in grado di determinare quando una situazione è sicura o quando non lo è, perché potrebbe esserci qualcosa di cui non era a conoscenza dopo la curva successiva”.
“Avrebbe potuto forare una gomma e schiantarsi contro un’altra macchina. Avrebbe potuto rompere le sospensioni avere un incidente. Non è una buona scusa”.
“Ciò che conta è la bandiera. Questa è la cosa principale. La prima cosa che impari in Formula 1 è che devi obbedire alle bandiere”, afferma il canadese.
Jacques ritiene che i commissari avrebbero stabilito un precedente “pessimo per la Formula 1” se avessero chiuso un occhio sulle indagini che avevano tenuto dopo la sessione di qualifiche.
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