GP Spagna, Pirelli: Delineato il gap fra mescole

Prima che la temperatura dell’asfalto superasse i 50 gradi nel pomeriggio, Valtteri Bottas su Mercedes ha ottenuto il miglior tempo su P Zero Red soft nelle FP1 del GP di Spagna, migliorando abbondantemente quello realizzato nelle prove libere dello scorso anno.

Il compagno di squadra Lewis Hamilton è stato il più veloce nelle FP2 del GP di Spagna, anche lui utilizzando gli pneumatici più morbidi portati da Pirelli, ma non è riuscito a battere il tempo di Bottas della prima sessione.

Con i tre pneumatici più duri della gamma P Zero nominati per il primo Gran Premio di Spagna in assoluto che si corre nel mese di agosto, i Team si sono concentrati sul comportamento delle tre mescole con temperature elevate, sia sui brevi che sui lunghi stint con diversi quantitativi di carburante.

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Visto che domani le temperature dovrebbero essere simili a oggi, i Team potrebbero valutare la possibilità di superare il Q2 con mescola medium.

Mentre i primi tre piloti in entrambe le sessioni di oggi non hanno rappresentato una novità – le due Mercedes, seguite dalla Red Bull di Max Verstappen – si sono invece viste delle ottime prestazioni nelle FP2 da parte della Renault di Daniel Ricciardo, al quarto posto, e della Haas di Romain Grosjean, al quinto.

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Il responsabile della Pirelli per il Motorsport, Mario Isola, ha commentato le prestazioni dei pneumatici nella prima giornata di prove libere, dichiarando: “Le prestazioni dei pneumatici oggi sono state in linea con le nostre aspettative, con i gap tra le mescole che immaginavamo”.

Proseguendo: “Il lavoro di oggi si è focalizzato sul comportamento di tutte le mescole, con la soft che è stata provata sia sul giro secco che su long run visto che probabilmente avrà un ruolo chiave nella strategia”.

Proseguendo, commenta anche il gap fra le diverse mescole: “Finora c’è un netto divario prestazionale tra soft e hard, il che rende importante capire come massimizzare la soft, con alcune squadre forse già alla ricerca di una potenziale strategia a due soste con soft, al fine di sfruttarne appieno le potenzialità”.

Per concludere: “L’analisi continuerà fino a domani, ma al momento tutte e tre le mescole sembrano destinate a svolgere un ruolo interessante, come dimostrano i molteplici long run realizzati con ognuna di esse durante le prove libere”.

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