Horner: La Red Bull prende le distanze dalle idee di Marko

Christian Horner, team principal della Red Bull, sminuisce le controverse teorie di Helmut Marko sul Covid-19

In questo periodo di pausa dalle competizioni sono state le dichiarazioni di Helmut Marko ad infiammare gli animi degli appassionati sul web. Sembrerebbe che l’austriaco abbia seriamente sottovalutato la pandemia in corso.

Dopo le parole su Verstappen, sull’isteria generale e sul proprio presunto contagio, pochi giorni fa la proposta di un “Covid camp” per i piloti del team Redbull.

Marko vuole allestire un “Corona camp” per i piloti

L’idea sarebbe stata quella di far contagiare volontariamente i piloti per permettergli di smaltire l’infezione prima dell’inizio della stagione 2020 e renderli immuni al virus.

Secondo Chris Horner, team principal del team Red Bull, quella di Marko non era una proposta seria e per di più arrivata prima che comprendesse la gravità della pandemia. Red Bull prende comunque le distanze da queste dichiarazioni avventate e discutibili.

“Quando Helmut lo ha proposto non aveva il supporto di Red Bull alle sue teorie. Era più un’idea buttata là prima di capire la gravità della pandemia”. Queste le parole del team principal alla tv britannica.

E aggiunge ancora:“I commenti di Helmut sono stati fatti prima di capire la severità della questione. Non è mai stata discussa o considerata come una proposta seria”.

Marko: “Penso di aver contratto il Covid-19 e non è così male”

Horner poi prende definitivamente le distanze dalla linea di pensiero di Marko parlando del coinvolgimento di RedBull nel “Progetto pitlane”: “Con il nostro progetto di respiratore stiamo cercando di mostrare quanto seriamente lo prendiamo e quanto ci stiamo impegnando”.

Il progetto pitlane vede unite 7 squadre di Formula 1 (Red Bull Racing, Racing Point, Haas, McLaren, Mercedes, Renault e Williams ) per produrre e fornire dispositivi medici a pazienti e operatori sanitari per sostenerli nella lotta contro il Covid-19.

Sono tutti e sette pronti amettere a disposizione le loro conoscenze ingegneristiche per la lotta al virus: “Il nostro ingegnere capo ha passato alcune notti insonni per trovare soluzioni ingegneristiche ai problemi che abbiamo riscontrato. La capacità della F1 di risolvere questi problemi è istantanea. Non solo noi, tutti i team hanno risposto positivamente”.

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