Il lato oscuro delle gare Esports

L’epidemia di Covid-19 che ha investito l’intero pianeta, ha colpito duramente anche tutte le competizioni sportive, portando alla sospensione dei campionati di F1, Formula E, MotoGP, Indycar e tanti altri, ma tutti questi hanno deciso di puntare sull’Esports per intrattenere i fans.

L’idea di disputare GP virtuali ha permesso di far affacciare molte serie all’Esports, facendo avvinare a loro volta anche i piloti professionisti a questo mondo, fra tutti si sono distinti Lando Norris e Charles Leclerc insieme a George Russell.

Ma non è tutto oro ciò che luccica, poiché nonostante alcune polemiche dei più puristi che vorrebbero rivedere, come tutti, nuovamente sfrecciare in pista le due e le quattro ruote con il rumore assordante nelle orecchie, altrettanti hanno apprezzato, tra fans e piloti, che hanno iniziato a prendere seriamente le sim race, allenandosi e “perdendo” tempo con i simulatori.

Tutta questa passione e voglia di mettersi in gioco non ha travolto tutti, anzi, alcuni sono probabilmente stati accecati dall’adrenalina e dalla voglia di competitività, andando così a rovinare l’equilibrio fra una sana competizione e divertimento, inserendo macchie indelebili che difficilmente dimenticheremo.

GLI EPISODI

Il primo brutto episodio accaduto durante una diretta streaming (potenzialmente in mondo-visione) è accaduto in una gara virtuale della NASCAR, con il pilota Kyle Larson, sospeso dopo aver pronunciato insulti razziali in diretta per aver non solo offeso chi era dall’altra parte dello schermo, ma anche per aver danneggiato l’immagine della serie.

Il secondo episodio “brutale” è avvenuto in una gara virtuale di Indycar, dove il pilota della Serie americana Simon Pagenaud, ha brutalmente e letteralmente, buttato fuori dalla gara il pilota ospite di F1 Lando Norris, quando questo era in testa e stava per vincere l’evento, il tutto per gelosia, poiché non voleva che un pilota di una Serie diversa avrebbe vinto, e di conseguenza per favorire un suo collega. Il tutto però senza provvedimenti.

Penultimo episodio che danneggia l’immagine della Formula E e del costruttore Audi, è avvenuto in occasione del virtual Eprix di Berlino, dove il pilota tedesco ha fatto gareggiare al suo posto un pilota sim professionista, per poi essere scoperto, sanzionato e infine sospeso dal suo team, e che quindi non concluderà la sua stagione della serie totalmente elettrica, con il suo futuro a rischio.

Infine, anche se meno grave, c’è il virtual GP di Formula 1 a Monaco, disputato con una modalità -senza danni- per le monoposto, modalità che ha permesso ai partecipanti non di correre, ma di disputare una gara con autoscontro, poiché in molti hanno usato le barriere come fossero sponde di un tavolo da biliardo per riuscire a compiere sorpassi.

Uno spettacolo indecoroso e deludente quello dell’appuntamento virtuale nel principato di Monaco, che stende un velo grigio su quella che fino a domenica era un’appuntamento atteso e divertente, e che a volte ha lasciato con il fiato sospeso per le lotte virtuali che si guardavano.

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