Il reclamo della Renault è stato possibile grazie ad un ex Racing Point

Un ex dipendente della Racing Point, poi passato alla Renault, avrebbe fornito dei dati importanti alla casa francese riguardo la RP20.

Dalla Germania è arrivata l’indiscrezione su un ex dipendete Racing Point che avrebbe fornito dati alla Renault, e potrebbe essere questa la motivazione delle varie proteste dei francesi contro la RP20.

La legalità della Racing Point RP20 è al centro dell’attenzione in questo Campionato 2020, così come lo è stata sin dai test invernali a causa delle sue somiglianze con la Mercedes dell’anno scorso. I sospetti dei team rivali hanno portato la Renault a protestare alla FIA per ben tre volte.

La FIA prenderà domani delle decisioni che probabilmente renderà pubbliche la prossima settimana, dopo il GP del 70 ° anniversario di questo fine settimana a Silverstone.

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In Racing Point sono convinti della legalità della loro auto ma d’altro canto, anche Renault è certa della sua presa di posizione. Questa convinzione da parte di Renault, può essere dettata dal fatto che abbiano fatto affidamento sulle informazioni di uno dei loro nuovi dipendenti, prelevato da Enstone.

Il pezzo che Renault incrimina, sono le prese d’aria di raffreddamento dei freni. Proprio oggi, Racing Point ha dichiarato di aver acquistato un set di prese d’aria da Mercedes prima che la F1 includesse questo componente nella lista dei pezzi da produrre autonomamente e non da acquistare da altre squadre. Ma secondo la casa francese, questi componenti sono stati copiati con un aiuto esterno, ovviamente non autorizzato.

GP Ungheria: Renault protesta ulteriormente contro la Racing Point

Se è vero che l’ex dipendente di Racing Point abbia passato le informazioni a Renault, è probabile che il la casa automobilistica col diamante li userà come testimonianza presso la Corte d’Appello della FIA.

Di tutti i possibili pezzi che la Renault avrebbe potuto incolpare, hanno optato per le prese d’aria dei freni perché reputano che con questo pezzo sia più facile dimostrare l’irregolarità.

Renault e McLaren dubitano che Racing Point possa riprodurre fedelmente il componente basandosi solo su delle foto.

Anche Guenther Steiner non capisce come Racing Point abbia potuto fare ciò, poiché Haas ha ricevuto un avviso dalla FIA che proibiva loro di richiedere qualsiasi informazione o aiuto dalla Ferrari:

Ho assunto tre ingegneri e costruito strumenti per sviluppare e costruire le nostre prese d’aria“, ha detto Steiner.

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