Il Team Principal della Red Bull Christian Horner ha rivelato che ricevere chiarimenti sulle presunte irregolarità del motore Ferrari era importante per lo sviluppo dei motori della prossima stagione di Formula 1.
Durante la fine dell’estate 2019 la Ferrari era tornata più competitiva di come si era mostrata in Ungheria dove accusava 1 minuto di ritardo, tutto ciò ha allarmato Christian Horner e Toto Wolff, che hanno subito “gridato” all’irregolarità della power unit di Maranello.
Questo ha insospettito le squadre avversarie fino a quando, nel Gran Premio degli Stati Uniti, la Red Bull rende pubblica la richiesta di analisi da parte della FIA per la Ferrari.
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Così il Team Principal afferma che la risoluzione da parte della FIA ha aiutato i motoristi per lo sviluppo delle power unit 2020:
“È estremamente importante per noi avere la chiarezza assoluta di tutto ciò per affrontare la stagione 2020. Siamo molto grati per il chiarimento. È stato di beneficio per tutti”.
“La power unit di un’auto è un kit di parti incredibilmente complesso e penso che la FIA non abbia l’esperienza e l’attrezzatura adeguata per un controllo. Ciò che è stato fatto è mettere in sicurezza le cose in diverse aree, per ciò che accadrà invece di ciò che ci siamo già lasciati alle spalle”.
D’altro canto, nel corso della stagione, proprio la Ferrari è stata una delle squadre più controllate durante i week-end di gara. Dopo la richiesta di spiegazione da parte degli altri team, la FIA ha deciso di installare obbligatoriamente un secondo sensore per controllare il flusso di carburante delle monoposto entro il 2020.
La FIA ordina il montaggio un secondo flussometro controllato da essa
In difesa della Ferrari, il team principal Mattia Binotto ha affermato:
“Eravamo una delle squadre più sorvegliate, prima e dopo le direttive tecniche. Quando hai un vantaggio in termini di prestazioni durante tutta la stagione, sei la squadra con il maggior numero di esami”.
“Che facciano i test è normale, è un buon modo per dimostrare la tua legalità. Dopo le direttive tecniche, i controlli sulle nostre auto si sono moltiplicati”.
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