Al termine del GP di Stiria la Renault ha presentato un reclamo formale nei confronti della Racing Point, divenuto ufficiale in serata quando la FIA ha annunciato di averlo approvato.
Dopo questo processo burocratico nato grazie alla Renault, la FIA ha richiesto il sigillo su diverse componenti presenti nel paddock del Red Bull Ring della Racing Point RP20, ma non solo, infatti ha richiesto un confronto con le stesse componenti con la Mercedes W10 del 2019.
Per effettuare ciò la FIA ha richiesto la collaborazione non solo delle due squadra sopracitate, il team francese che dovrà presentare le prove a favore della sua tesi e a Racing Point e Mercedes i componenti per il confronto e la verifica della regolarità nel confronto del regolamento.
Reclamo Renault – Racing Point: la FIA chiede dei componenti a Mercedes
Il team messo sotto l’occhio del ciclone a partire dai test pre-stagionali, ha parlato a motorsport.com, dicendosi deluso dall’azione intrapresa dai francesi, soprattutto dopo i risultati ottenuti in pista in occasione del GP di Stiria:
“Il team Racing Point è estremamente deluso nel vedere i risultati ottenuti al GP di Stiria messi in discussione da quella che considera una protesta inconcepibile e mal informata”.
“Qualsiasi suggerimento di illecito è fermamente respinto e il team prenderà tutte le contromisure necessarie per garantire la corretta applicazione del regolamento”.
Allo stesso modo però, così come la delusione c’è la tranquillità, quella di un team che ha lavorato informando debitamente la FIA di tutti i passaggi nel corso della progettazione:
“Prima dell’inizio della stagione, il team ha collaborato con la FIA e ha affrontato in modo soddisfacente tutte le questioni relative alle origini dei disegni della RP20”.
“Il team è fiducioso che la protesta possa essere respinta una volta che avrà presentato le sue prove e le sue risposte”.
Tutta questa situazione inoltre, con il congelamento dei componenti richiesti dalla FIA, nonché delle prese dei freni anteriori e posteriori, il team non potrà portare aggiornamenti o modificarli, quindi, in caso di “vittoria” della Renault, rischierebbe di vanificare ogni risultato ottenuto fino ad allora, prima di poter competere legalmente.
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