La Red Bull ha chiesto alla FIA di fare luce sulla legalità delle prese dei freni posteriori della Mercedes W11 e di altre monoposto.
La Federazione ha risposto con l’emissione di una nuova direttiva tecnica che ha costretto alcuni team fra cui Mercedes, ad apportare modifiche ai freni delle proprie auto per questo weekend.
Nei giorni precedenti il Gran Premio d’Australia, la Red Bull ha messo in dubbio la legalità delle prese dei freni posteriori della Mercedes W11, secondo la pubblicazione tedesca Auto Moto und Sport.
Orari diretta Sky e differita Tv8 del GP d’Australia di F1
Gli ingegneri della Red Bull sottolineano che le prese d’aria posteriori di alcune apparecchiature non sono conformi alle normative. Tra le squadre a cui fanno riferimento ci sono Mercedes e possibilmente Racing Point.
Il motivo del reclamo è che le prese hanno un canale d’aria aggiuntivo non consentito. L’aria ottenuta potrebbe essere utilizzata per raffreddare i freni o le gomme e ciò potrebbe dare loro un vantaggio decisivo nella gestione delle gomme.
LA DECISIONE DELLA FIA
La Mercedes non sa quale ala posteriore portare al GP d’Australia
La FIA ha risposto alla domanda della Red Bull con l’emissione della direttiva tecnica TD 014/20, che vieta tutte le prese aerodinamiche in aree non consentite dalle normative del GP australiano. Questi team sono ora costretti a reagire rapidamente per poter scendere in pista in maniera regolare con le loro auto.
LA TECNICA
Le prese di ventilazione dei freni posteriori si trovano tra i bracci trasversali delle sospensioni delle ruote posteriori e il supporto dei pneumatici. Per regolamento, sono consentite solo griglie nello spazio tra il fondo e 160 millimetri sopra il centro della ruota.
All’articolo 11.5. dal regolamento tecnico si afferma che tutte le parti del supporto ruota che si trovano su quest’area possono avere solo una funzione strutturale. Pertanto, le prese d’aria non sono consentite in quest’area.
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