Il pilota Audi in Formual E, Lucas di Grassi, ha sottolineato l’importanza della riduzione e del controllo delle spese per lo sviluppo delle monoposto elettriche.
Il motivo per il quale Lucas Di Grassi chiede alla Formula E di abbattere i costi, non riguarda principalmente la categoria totalmente elettrica, ma riguarda lo sviluppo delle auto stradali che non hanno bisogno di tecnologie troppo costose e poco rilevanti per esse.
Infatti, molti team se non tutti, che partecipano alla Formula E lo fanno non solo per la competizione, ma anche per aiutare lo sviluppo dell’auto elettrica di tutti i giorni.
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Lo stesso pilota brasiliano si aspetta che i costi pertinenti alla Formula E siano regolamentati e sottolinea anche l’aspetto dello sviluppo di una monoposto che farebbe lievitare i costi:
“Esempi di controllo dei costi sono semplici, come il divieto d’introdurre un sistema frenante “a filo” o ad esempio, ridurre il numero di giorni di test e allo stesso tempo ridurre il peso della vettura e del pilota di 10-20 kg“.
“Oppure, costi per rendere il peso del motore più leggero, si tratta di una gestione del controllo dei costi non logica”.
Il pilota Audi ha poi voluto specificare che lo sviluppo delle monoposto di Formula e diventa rilevante per quello delle auto stradali, e che quindi serve ridurre l’uso di materiali costosi:
Nella situazione in cui ci troviamo, “sembra che noi diciamo ‘guarda, ora il costo è limitato in modo che il motore dovrà essere più leggero’, se si determina il peso minimo del powertrain, e questo farà risparmiare denaro e renderà la tecnologia più rilevante per un’auto stradale“.
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“Se si riduce invece, il peso dei componenti utilizzando materiali costosi, tutto ciò diventa irrilevante per una vettura stradale. Non ci sono auto di produzione di massa che utilizzano riduttori con involucro in fibra di carbonio, perché non è necessario”.
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