NASCAR, il cappio di Wallace: grande malinteso confermato dall’FBI

Un cappio trovato nel garage dell’unico pilota nero della NASCAR, Bubba Wallace, al Talladega Speedway nel weekend non è stato un crimine d’odio contro il pilota, ma solo un semplice malinteso, come dichiarato dall’FBI che ha svolto le indagini.

Quello che sembrava essere un atto di razzismo nei confronti di Bubba Wallace in un momento molto delicato con l’attuale movimento Black Lives Matter, ha fatto avviare un’indagine dell’FBI sul cappio, ma la questione che ora si è conclusa ha dimostrato il contrario.

Il “cappio” era in realtà un tirante della porta del garage che era stato legato in modo simile ad un cappio e le prove fotografiche dimostrano che è stato posizionato li dall’ottobre 2019 quando il garage è stato occupato dal team Wood Brothers Racing.

La NASCAR agisce dopo che è stato trovato un cappio nel box di Wallace

In una dichiarazione congiunta tra l’avvocato americano Jay E. Town e l’agente speciale dell’FBI Johnnie Sharp Jr., hanno confermato la fine delle loro indagini e fornito la seguente spiegazione:

“Lunedì, quindici agenti speciali dell’FBI hanno condotto numerose interviste sulla situazione a Talladega Superspeedway. Dopo un’attenta revisione dei fatti e delle prove riguardanti questo evento, abbiamo concluso che non è stato commesso alcun crimine federale”.

“L’FBI ha appreso che il garage numero 4, dove è stato trovato il cappio, è stato assegnato a Bubba Wallace la scorsa settimana. L’inchiesta ha anche rivelato prove, incluso un video autentico confermato dalla NASCAR, che il cappio trovato nel garage numero 4 era in quel garage già nell’ottobre 2019”.

“Sebbene il cappio sia ormai noto per essere stato nel garage numero 4 nel 2019, nessuno avrebbe potuto sapere che il signor Wallace sarebbe stato assegnato al garage numero 4 la scorsa settimana”.

“La decisione di non perseguire le accuse federali è corretta dopo aver esaminato tutti i fatti disponibili e tutte le leggi federali applicabili. Ringraziamo la NASCAR, il signor Wallace e tutti coloro che hanno collaborato a questa indagine”.

La NASCAR ha rilasciato un’ulteriore dichiarazione, aggiungendo che: “L’FBI ha completato le sue indagini presso Talladega Superspeedway e ha stabilito che Bubba Wallace non era il bersaglio di un crimine d’odio”.

Il rapporto dell’FBI conclude, e le prove fotografiche confermano, che la fune della porta del garage modellata come un cappio era stata posizionata lì fin dall’autunno scorso. Questo ovviamente era ben prima dell’arrivo della squadra 43 e dell’assegnazione del garage“.

Apprezziamo le indagini rapide e approfondite dell’FBI e siamo grati di apprendere che questo non è stato un atto intenzionale e razzista contro Bubba. Rimaniamo fermi nel nostro impegno a fornire un ambiente accogliente e inclusivo per tutti coloro che amano le corse“.

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