Per il blocco aerodinamico la MotoGP sfrutta il controllo remoto

La MotoGP ha chiarito come intende vigilare sul congelamento dell’aerodinamica durante la sospensione di tutte le attività in pista e in fabbrica a causa del Covid-19.

Con la stagione rinviata a seguito dell’annullamento del round del Qatar, il processo di omologazione non è stato completato, ma la MotoGP afferma che ora lo eseguirà da remoto per garantire ai produttori di aderire congelamento aerodinamico come se il GP del Qatar fosse il primo round.

Con l’Europa e le fabbriche chiuse, alcune squadre temevano che i rivali giapponesi, che attualmente non stanno affrontando chiusure così rigorose, potessero continuare a sviluppare le loro moto fino alla prima gara della stagione, quando ciò non sarebbe possibile.

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La MotoGP completerà il processo in remoto richiedendo motori di prova e i progetti delle carenature digitali, ad eccezione della Honda, che è stata sottoposta a verifiche in Qatar.

LA NOTA CONGIUNTA

“La FIM, l’IRTA, la MSMA e la Dorna concordano tutte sul fatto che per ragioni di uguaglianza e correttezza, l’omologazione deve quindi essere effettuata in remoto e in digitale il più presto possibile”.

“In circostanze normali, le fabbriche hanno due opzioni. Possono fornire un elenco di parti di motore di esempio all’organizzazione, fornendo un mezzo di confronto con i motori utilizzati durante la stagione per verificare che non siano state apportate modifiche o possono fornire disegni digitali. Normalmente, ogni fabbrica sceglie di fornire un motore di prova completo o un campione per tutte le parti che il motore contiene”.

“Ciò significa che se un produttore ha piloti che utilizzano specifiche del motore diverse, come ad esempio un pilota del team indipendente che utilizza un design del motore di una stagione passata, devono fornire ogni campione”.

“La Honda è l’eccezione, in quanto è l’unico produttore che ha fornito tutte le parti del motore campione in Qatar. Il resto non sono stati in grado di farlo quest’anno a causa delle circostanze attenuanti e hanno invece inviato i loro motori di prova all’organizzazione, che deve corrispondere a quelli delle moto al primo evento del 2020”.

“Devono anche essere forniti i disegni digitali del primo corpo aerodinamico di ciascun pilota e anche questi devono essere omologati se rientrano nelle restrizioni tecniche previste nel regolamento”.

“Lo sviluppo su qualsiasi altra parte non soggetta ad omologazione può quindi continuare, come in ogni stagione”.

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