Fra i tifosi e gli esperti della Formula 1, si è scatenato un dibattito sui social subito dopo l’annuncio del mancato accordo per il rinnovo fra Sebastian Vettel e la Ferrari, e subito in pole position si sono trovati Carlos Sainz e Daniel Ricciardo.
Dopo un primo shock iniziale della notizia dell’addio del quattro volte campione del mondo dalla Ferrari, sono trapelate le prime indiscrezioni su un’accordo solamente da perfezionare e ufficializzare per Carlos Sainz, mentre di Daniel Ricciardo, attuale pilota Renault nessuna traccia.
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Le qualità di un pilota com’è l’australiano scuola Red Bull, sono note a tutti, così come le sue prodezze negli anni passati con il team austriaco, quindi, nessuno mette in discussione le sue capacità di pilota, ma allora, qual’è il motivo della sua esclusione?
C’è da dire che il team di Maranello nella sua storia ha sempre preferito puntare su piloti esperti e non giovani, cosa stravolta con la firma di Charles Leclerc per la stagione 2019, ma non solo, la tradizione vorrebbe che ci fosse almeno un campione del mondo nella line-up, ma tutto ciò sembrerebbe cambiare per il 2021.
Per la stagione 2021 (salvo una vittoria del titolo iridato da parte del monegasco nel 2020), avrà per la prima volta la line-up più giovane (età media di 24.5 anni), ma non solo sarà la prima volta che un campione del mondo non sarà vestito di rosso.
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Detto ciò, Sebastian Vettel non ha rinnovato il suo contratto per un motivo prettamente economico, visto che il tedesco che non ha mai avuto un contratto annuale nella sua carriera, desiderava un triennale da 30 milioni a stagione, mentre la migliore offerta proposta è stato un anno di contratto con opzione per il secondo a 17 milioni (come Charles Leclerc).
I MOTIVI
Per questo motivo sopratutto il tedesco ha lasciato il team del Cavallino Rampante, ma per lo stesso motivo Carlos Sainz sarebbe un candidato migliore rispetto a Daniel Ricciardo.
Questo poiché essendo un pilota di metà classifica, mai stato in un top team, salito sul podio solo in occasione del GP del Brasile 2019 su oltre 100 GP disputati, ha meno pretese economiche e la sua valutazione è minore rispetto ad un campione del mondo (o pluricampione), e potrebbe far risparmiare all’incirca 20 milioni a stagione.
Non solo un motivo prettamente economico, poiché un team come quello del Cavallino non potrebbe permettersi di avere un pilota lento, senza esperienza e non capace di sviluppare un’auto, infatti seppur a soli 25 anni, lo spagnolo queste capacità le ha.
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Ma allora, perché non prendere Daniel Ricciardo? Anch’esso attualmente è un pilota di metà classifica, la Renault ha terminato al quinto posto costruttori nel 2019, mentre lui al nono posto. Tutto ciò però non cambia il suo passato e sopratutto la sua valutazione.
Non solo, il pilota australiano non sarebbe disposto ad essere una seconda guida, non solo in Ferrari, ma in qualunque team, questo infatti è stato il motivo che lo ha spinto a lasciare la Red Bull (che ha puntato su Max Verstappen).
Con ciò, il team italiano non ha intenzione di avere due punte, o due primi piloti, ma ha puntato ad emulare la strategia di Red Bull, puntare sul giovane talento Charles Leclerc, e affiancargli un buon compagno di squadra, che allo stesso momento conquisti podi (e anche vittorie), per far raggiungere un’obiettivo che manca da un decennio.
A causa di tutto ciò, il pilota australiano va scartato a prescindere, mentre Carlos Sainz al momento è il candidato ideale, economico, veloce, esperto e senza pretese di essere una prima punta, anche se ovviamente come qualunque pilota se avesse la possibilità la coglierebbe al volo, ma per lui sarebbe un grande balzo in avanti.
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