Formula 1 | Editoriale: Sebastian Vettel e Lewis Hamilton “sopra o sotto valutatati”? Chi è superiore?

Nel primo editoriale dell’anno il fondatore de I Quattro Tuttofare, Ruggiero Dambra, vuole dire la sua sul dibattito che si è acceso dopo le dichiarazioni di Eddie Irvine su Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, dichiarazioni che hanno diviso in due i tifosi del motorsport in generale.

Il pilota britannico Eddie Irvigne, vincitore di soli quattro Gran Premi in carriera e vice campione del mondo in Formula 1 nella stagione 1999, ha rilasciato un’interessante e al quanto “polverosa” dichiarazione alla BBC.

Le dichiarazioni che sono state messe al centro del dibattito in questi ultimi giorni, mettono in primo piano due piloti della Formula 1 attuale, Sebastian Vettel (4 volte campione del mondo F1) e Lewis Hamilton (5 volte campione del mondo F1) detentore del titolo 2018, anche se ha citato il Kaiser Michael Schumacher.

Nelle sue dichiarazioni il britannico ha dichiarato che Sebastian Vettel sia un pilota forte, ma solo se è solo ed in testa, al contrario di Lewis Hamilton, che sempre secondo Lui, sia un pilota più completo e più concentrato sulla gara in generale.

Sempre su Lewis Hamilton, Eddie Irvigne dichiara che il pilota sia di un’altra categoria rispetto ai suoi rivali e superiore rispetto anche a Michael Schumacher in fase di sorpasso.

Tutte queste dichiarazioni hanno diviso esperti del motorsport e i tifosi stessi che in prima linea guardano da una prospettiva diversa ma allo stesso tempo vantaggiosa le gare.

Secondo l’opinione del fondatore de I Quattro Tuttofare Lewis Hamilton e Sebastian Vettel sono due piloti di pari livello, l’unica differenza che li distingue in maniera oggettiva sono i numeri, ma essi lasciano il tempo che trovano, anche se 5 titoli mondiali (Lewis Hamilton) sono sempre più di 4 titoli mondiali (Sebastian Vettel).

Ciò che accomuna i due piloti è l’aspetto psicologico, entrambi i piloti in caso di stress o di una maggior pressione rispetto alla normale “routine”, possono dare segnali di cedimento, questi segnali li abbiamo potuti vedere non solo nell’ultima stagione ma anche in quelle precedenti.

Se mettiamo sotto la lente d’ingrandimento solo i mondiali di Formula 1 dell’era ibrida, dove senza ombra di dubbio la Mercedes ha dominato, possiamo affermare che Lewis Hamilton sia il migliore, ma in realtà non è così o meglio, non lo è in parte.

Se il pilota della Ferrari Sebastian Vettel da quando è arrivato a Maranello, non ha vinto neanche un titolo mondiale non dipende solamente dalla monoposto su cui è seduto, ma in parte è anche a causa sua.

Analizzando la stagione 2018 di Formula 1, si può dire che le monoposto progettate e costruite sia da Ferrari e sia da Mercedes erano quasi di pari livello, l’unica differenza l’hanno fatta i piloti.

Sebastian Vettel aveva il mondiale in tasca fino al famoso “Qui a casa loro!” del Gran Premio di Gran Bretagna per poi cascare nel suo Gran Premio di casa in Germania, proprio mentre era in testa alla gara commette un errore che lo accompagna contro la barriera, sarà quello il momento saliente dell’intero mondiale.

Questo solo l’ultimo episodio in cui il pilota della Ferrari si è mostrato “piccolo” e “fragile” nel momento in cui viene sottoposto a pressione.

Dall’altro lato il campione del mondo in carica Lewis Hamilton, ha vinto il mondiale non solo per meriti suoi, ma nulla bisogna togliere al suo compagno di squadra Valtteri Bottas che è stato utilizzato come un giubbotto anti proiettili, sacrificando il suo intero mondiale e anche una vittoria per far conquistare il titolo all’inglese.

Se quest’anno Lewis Hamilton ha vinto il mondiale anche grazie a Valtteri Bottas, Sebastian Vettel è colui che l’ha perso per meriti suoi e per la sua “debolezza psicologica”.

Ma se torniamo indietro di qualche anno, nello specifico nella stagione 2016 di Formula 1, possiamo ben ricordare che il vincitore del titolo è stato Nico Rosberg, unico ad aver battuto Lewis Hamilton, anche a parità di macchina.

Come dichiarato dallo stesso pilota tedesco della Mercedes, ha vinto e giocato il mondiale non solo in pista ma anche fuori, “giocando” con la mente di Lewis Hamilton, il quale come Sebastian Vettel se messo sotto pressione da segni di cedimenti.

Detto e visto ciò, se eliminiamo la disparità numerica, del numero di titoli e delle varie classifiche che variano dal numero di grand chelem fino al numero di pole position, posso dire che Lewis Hamilton e Sebastian Vettel non siano poi piloti così diversi e nessuno dei due se non per numero di titoli sia migliore dell’altro.

Voi amanti della Formula 1 e del motorsport in generale cosa dite? Sareste felici se un giorno entrambi si contendessero il mondiale sulla stessa monoposto (lascio a voi l’immaginazione di quale possa essere)?

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