GP Emilia Romagna, Brembo: L’importanza dei freni a Imola

Secondo i tecnici Brembo l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni, infatti in una scala da 1 a 5 il GP dell’Emilia Romagna si è meritato un indice di difficoltà di 3, lo stesso valore dell’Autodromo del Mugello ma un punto in meno rispetto all’Autodromo di Monza. 

All’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola la F1 non gareggia dal 2006 quando allora si impose Michael Schumacher sulla Ferrari, e ci ritornerà quattordici anni dopo con la denominazione di GP dell’Emilia Romagna, e con 22 curve e un brevissimo rettilineo d’arrivo (358 metri) il circuito è molto tecnico e presenta staccate veramente impegnative per i freni Brembo, oltre che di ogni tipo: non a caso Enzo Ferrari, a cui è stato intitolato insieme al figlio Dino, l’aveva definito un piccolo Nurburgring. ​​

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I FRENI PIÙ POTENTI NON SEMPRE SERVONO

Non sempre l’utilizzo di impianti frenanti Brembo di Formula 1 di dimensione massima genera risultati positivi perché in alcune condizioni ambientali le monoposto disporrebbero di un impianto sovradimensionato: la potenza frenante eccessiva renderebbe faticoso il raggiungimento della temperatura minima di esercizio. 

A temperature di esercizio troppo basse il carbonio con cui sono realizzati dischi e pastiglie di F1 non garantisce la corretta generazione dell’attrito e rischia di vetrificarsi (glazing), riducendo la performance in frenata. Inoltre l’azione meccanica delle pastiglie su dischi freddi porterebbe ad un’elevata usura.

L’IMPEGNO DEI FRENI DURANTE IL GP DELL’EMILIA

Secondo le simulazioni, i piloti di F1 dovrebbero utilizzare i freni per poco più di 9 secondi e mezzo al giro, equivalenti al 13 per cento della durata complessiva della gara. A Monza invece l’impiego è di 10,75 secondi al giro e al Mugello di 17,66 secondi al giro, ma entrambe superano i 5,2 km di lunghezza mentre l’Autodromo di Imola si ferma a 4.909 metri.

Pur avendo 21 curve, i freni sono usati solo in 8 e in nessun caso per almeno 1,9 secondi. Anche gli spazi di frenata non presentano picchi superiori ai 100 metri, limite che invece viene varcato in ben 3 curve del Mugello. Elevati sono invece i carichi sul pedale del freno: dalla partenza alla bandiera a scacchi in media un pilota esercita un carico totale di quasi 58 tonnellate e mezzo, oltre 20 tonnellate in più del GP Toscana.

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