GP Portogallo: Le pagelle dei piloti

Nel 1996 c’è stato l’ultimo GP del Portogallo, ma il 25 ottobre 2020 ci è ritornato a causa di una pandemia, e proprio in questa occasione Lewis Hamilton ha trionfato, ottenendo la vittoria numero 92, obiettivo che verrà preso in considerazione nei voti di queste pagelle piloti.

Nessuna interruzione nel GP del Portogallo, ma ciò non implica l’assenza di incidenti, infatti ci sono stati diversi contatti, tra questi quello di Max Verstappen con Lance Stroll e quello con lo stesso canadese e Lando Norris, con il pilota della Racing Point ritirato alla fine, e tutto ciò condizionerà non poco i voti di queste pagelle dedicate proprio ai piloti.

Come ormai consuetudine, iniziamo a dare i voti dal vincitore della gara che ancora una volta è Lewis Hamilton, che ha ottenuto la vittoria numero 92 diventando così il pilota più vincente nella storia della F1, ma non solo, ha vinto un GP dopo essere partito “male” a causa delle condizioni della pista e le gomme utilizzate in partenza, per lui il voto influenzato dalla partenza è 9.5.

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Per Valtteri Bottas ancora una volta una tristezza inaudita, con un secondo posto amaro, che conferma la sua prestazione nelle qualifiche, è stato demolito dal compagno di squadra che gli da 25 secondi, ma grazie alla superiorità della monoposto, nonostante i problemi avuti in gara e una strategia opposta a quella che desiderava, ha tenuto la sua posizione, per lui il voto è 8,5.

Max Verstappen sale sul gradino più basso del podio, ma quel podio ha rischiato di perderlo a causa di una Ferrari divenuta competitiva con Charles Leclerc, ma nonostante le difficoltà riscontrate è riuscito a tenergli testa e a costruirsi un gap nel secondo stint, per lui il voto è 8.

Un Charles Leclerc come non si vedeva da tempo, una Ferrari che ogni weekend che passa sembra aggiungere un tassello ad un puzzle demolito post 2019, c’è in curva, c’è sul rettilineo, riesce a superare i rivali e dopo le difficoltà in partenza dovute alla gomma medium si riprende la sua quarta posizione, per lui la gara è da 9.

Senza parole e senza fiato, questa è la sensazione che lascia Pierre Gasly che chiude in quinta posizione una gara che si è costruito grazie alle sua abilità, sorpasso dopo sorpasso con il più duro nei confronti di Sergio Perez, che ha giocato un po’ sporco nel finale, ma nonostante ciò ha raggiunto un buon obiettivo, per lui il voto è 9, non può essere inferiore, e che dire? Merita la conferma e un sedile per il 2021.

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Carlos Sainz con la sua McLaren è stato il protagonista di una partenza eccezionale, nella quale è riuscito a sfruttare i problemi dei primi dovuti alla gomma medium, ha superato tutti senza causare problemi ed è diventato leader per un paio di giri, il suo GP è senza ombra di dubbio da 8.5.

Sergio Perez ha voluto giocare duro, vuole dimostrare di essere un buon pilota, un ottimo pilota e quindi a Portimao ha deciso di affilarsi le unghia e di mostrarle agli avversari, essendo anche un po’ irregolare, infatti post gara si è beccato un warning dai commissari, dunque per lui il GP è stato da 7.5.

Esteban Ocon e Daniel Ricciardo portano la Renault in top-10, con il francese che tarda ad effettuare la sosta ed è l’ultimo a rientrare dopo che attende invano che arrivi la pioggia per rimescolare le carte, mentre l’australiano fa una rimonta e lotta sorpasso dopo sorpasso con i campioni del mondo, per loro il voto è 7.

Sebastian Vettel è stato giudicato dal team principal della Ferrari “secondo pilota”, un’offesa se paragonato a ciò che ha dato e sta dando al team, ma i risultati in pista non gli danno ragione e giustizia, tanto che è riuscito ad entrare e chiudere la top-10 grazie al degrado delle gomme di un eccezionale Kimi Raikkonen, per lui il voto è 6 per essere riuscito a portare la SF1000 a punti.

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Kimi Raikkonen, il vecchietto della griglia ha dato filo da torcere a tutti, portandosi dalle retrovie fino alla sesta posizione, recuperando decine di posizioni riuscendo ad evitare problemi ed incidenti, per poi non riuscire a terminare in top-10 a causa dell’usura della mescola, ma per il “vecchietto” della griglia il voto non può essere inferiore al 9.

Alexander Albon ancora una volta delude e per lui un sedile in Formula 1 per il 2021 è sempre più un miraggio, niente “massimo 3 decimi dal compagno”, ma lui è stato doppiato e ha chiuso dodicesimo, che dire? Il voto è 4 considerato il potenziale dell’auto.

Lando Norris vittima impotente di un “pericoloso” e furioso Lance Stroll, che va all’attacco come se si stesse giocando la vittoria del titolo all’ultimo Gran Premio della stagione, e con una manovra pericolosa va al contatto con l’inglese e gli danneggia l’ala, costringendolo ad un lungo pit-stop anticipato che gli condiziona la gara, per lui il voto è 5, ma non a causa sua.

George Russell sempre determinante e punto di riferimento per la Williams, chiude non solo davanti al suo compagno, ma è anche in quattordicesima posizione davanti alle Haas e ad un Alfa Romeo, un weekend bellissimo per il giovane inglese, per lui il voto è 7.5.

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A Portimao abbiamo visto un Antonio Giovinazzi spento, magari il più spento della stagione 2020, per lui nessun commento se non quello per il risultato, una quindicesima posizione anonima e il 4 come voto.

Kevin Magnussen e Romain Grosjean ormai ufficialmente fuori dal progetto Haas 2021 e molto probabilmente dalla F1, non possono fare miracoli con una delle Haas peggiori di sempre, se non la peggiore, chiudono in P16 e P17 e per loro il voto è 3.

Nicholas Latifi su Williams non riesce a spingere tanto quanto il suo compagno e per l’ennesima domenica chiude alle sue spalle, essendo doppiato anche due volte, per lui il voto è 4, mentre per Daniil Kvyat il voto è 2 se si considera lo strepitoso risultato del compagno di squadra.

Infine per Lance Stroll con tanta fame in pista, il voto è basso, nonostante non abbia completato ha avuto la fortuna di collezionare ben due penalità da 5 secondi (scontate nel pit-stop), una per superamento dei limiti della pista e uno per il contatto con Lando Norris, per lui il voto è 1, domenica no per lui.

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