Nella notte di Melbourne, tutti i team principal di Formula 1, si sono riuniti per un meeting, ad ora in corso, per discutere di ciò che sta accadendo, dopo la notizia del ritiro della McLaren dal GP d’Australia.
Da ieri in Australia stavano nascendo dubbi sulla disputa del GP di Formula 1, con la nascita anche di una raccolta firme per evitarlo, ma per gli organizzatori non ci sono (tutt’ora), motivi per disputarlo a porte chiuse o addirittura cancellarlo o posticiparlo.
Detto questo, in mattinata è arrivata la notizia che ha sconvolto l’intero paddock di Formula 1, con l’annuncio della positività al Covid-19 di un membro della McLaren, da qui la scelta del team di non partecipare al weekend australiano.
UFFICIALE: La McLaren si ritira dal GP d’Australia
Fortunatamente, i quattro uomini della Haas che erano stati sottoposti a tampone per il coronavirus, sono risultati negativi, ma in serata (australiana e mattinata italiana), anche un fotografo è stato sottoposto a tampone.
DALLE AUTORITA’ LOCALI
Il presidente del dipartimento della salute dello stato di Victoria, Brett Sutton però, avverte sul forte rischio di rinvio o annullamento del GP d’Australia se verrà rilevato un positivo da coronavirus ad Albert Park:
“Se i test sono positivi, dobbiamo considerare cosa significa per i loro contatti stretti e se hanno un numero di contatti stretti in vari team, allora quelle persone dovrebbero essere messe in quarantena. Se ciò interrompe definitivamente la gara, così sia”.
Al meeting dei team principal, sarà presente anche Andrew Westacott, responsabile dell’Australian Gran Prix Corporation, che valuterà insieme alla FIA e al dipartimento della salute dello stato di Victoria la decisione da prendere. Ma sicuramente si andrà verso la cancellazione del weekedn.
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