La NASCAR ha avviato un’indagine immediata dopo che è stato trovato un cappio nel box del pilota della Richard Petty Motorsport, Bubba Wallace.
Bubba Wallace, è l’unico rappresentante nero della serie Cup, ed è stato una voce di spicco nel recente movimento di protesta Black Lives Matter, e si presume che sia questo il motivo del gesto intimidatorio nei suoi confronti, sul quale la NASCAR sta indagando.
La NASCAR, che ha recentemente bandito la bandiera confederata dai suoi eventi, è stata domenica sull’Alabama Talladega Speedway per la Geico 500, ora spostata a lunedì a causa del tempo, ha dichiarato in una nota:
“Nel tardo pomeriggio di [domenica], la NASCAR è stata informata che è stato trovato un cappio nel box del garage della squadra 43. Siamo arrabbiati e indignati e non possiamo affermare con forza quanto seriamente prendiamo questo atto atroce”.
“Abbiamo avviato un’indagine immediata e faremo tutto il possibile per identificare le persone responsabili ed eliminarle dallo sport. Come abbiamo affermato in modo inequivocabile, non c’è spazio per il razzismo nella NASCAR e questo atto rafforza solo la nostra determinazione a rendere lo sport aperto e accogliente per tutti”.
Il pilota è “incredibilmente rattristato” dal grave atto spregevole di razzismo: “Serve come doloroso promemoria di quanto dobbiamo andare oltre come società e quanto persistente dobbiamo essere nella lotta contro il razzismo“, ha scritto Wallace su Twitter.
“Nel corso delle ultime settimane, sono stato sopraffatto dal supporto da parte delle persone in tutto il settore NASCAR, inclusi altri piloti e membri del team nel garage. Insieme, il nostro sport si è impegnato a guidare il vero cambiamento e difendere una comunità che accetta e accoglie tutti”.
“Niente è più importante e non saremo scoraggiati dalle azioni riprovevoli di coloro che cercano di diffondere l’odio. Come mi ha detto mia madre oggi. Questo non mi spezzerà, non mi arrenderò né mi arrenderò. Continuerò a sostenere con orgoglio ciò in cui credo”.
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