Scandalo doping Russia, gli effetti sulla Formula 1

Nella giornata di lunedì 9 dicembre 2019, il WADA (World Anti-Doping Agency), ha annunciato l’esclusione della Russia e dei suoi atleti dai principali eventi sportivi (tra cui è presente la Formula 1), per aver violato le normative antidoping.

Il divieto imposto dal WADA impone il divieto agli atleti russi di prendere parte ai “grandi eventi”, come le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 e i Mondiali di Calcio in Qatar del 2022, ma in questi eventi rientrerebbero anche gli eventi organizzati dalla FIA, tra questi quindi anche la Formula 1.

Detto ciò, il provvedimento del WADA però, ha escluso dal provvedimento adottato alcuni eventi che sono stati già concordati da tempo, per cui sono stati già stipulati e firmati contratti, e che quindi sarebbero difficili da riassegnare o da eliminare, legalmente parlando.

Grazie a questa clausola nel provvedimento preso dall’Agenzia Mondiale Anti-Doping, la società Rosgonki che organizza il Gran Premio di Russia di Formula 1, in un comunicato ha specificato la permanenza del weekend russo nel calendario della massima serie automobilistica:

“Il contratto per il round russo del campionato del mondo di Formula 1 è stato firmato nel 2010, molto prima che le circostanze fossero indagate dalla WADA. [Tale contratto] È valido fino al 2025 e il round russo è incluso nel calendario sportivo internazionale della FIA per il 2020”.

“Se, dopo un ricorso, la formulazione WADA sulla cancellazione di un evento importante, purché sia ​​legalmente e praticamente possibile, rimane invariata e si riferisce al Gran Premio di Russia di Formula 1, non vi è alcuna possibilità legale e tecnica di ritirare e riassegnare il Gran Premio di Formula 1 russo in un altro paese”.

“Siamo fiduciosi che il Gran Premio di Russia si svolgerà nel 2020 e negli anni successivi. Invitiamo tutti a Sochi e le vendite dei biglietti sono in pieno svolgimento”.

Inoltre, si deve ricordare che lo stesso WADA non ha escluso la partecipazione di tutti gli atleti russi dagli eventi giudicati importanti, ma coloro che riusciranno a dimostrare la loro estraneità con l’Agenzia Anti-Doping russa.

Tra questi a non avere problemi sarà il pilota di Formula 1 e della Toro Rosso Daniil Kvyat che potrà prendere parte regolarmente al mondiale di Formula 1 2020 con il suo team.

Infine, la Russia avrà 21 giorni per presentare appello contro il provvedimento del WADA, che in tal caso significherà portare la questione davanti al Tribunale arbitrale per lo sport (CAS).

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