La gran forma di Max Verstappen in questo momento in Formula 1, dopo un’avvio del mondiale 2018 fatto di alti e bassi, dimostra che il pilota è pronto per gareggiare alla lotta per il titolo mondiale, secondo quanto detto da Christian Horner.
Una serie di incidenti e di battute d’arresto hanno rovinato le prospettive di Max Verstappen nei primi sei gran premi di questa edizione del mondiale di Formula 1, mentre nelle gare successive ha avuto contatti con Lewis Hamilton, Sebastian Vettel e con il suo compagno di squadra (attuale) Daniel Ricciardo.
Ma il punto più brutto e basso lo ha toccato nel weekend di Monaco, quando nell’ultima sessione di prove libere spingendo (inutilmente) è andato a muro, danneggiando la macchina causando danni impossibili per essere riparati in tempo per le qualifiche, facendolo partire così dal fondo della griglia.
Max Verstappen successivamente è stato battuto solamente dall’ormai cinque volte campione del mondo Lewis Hamilton e dal suo vice Sebastian Vettel, dove nel frattempo ha conquistato otto podi, tra cui due vittorie, inclusa l’ultima nel Gran Premio del Messico.
Dopo tutto ciò a soli due gran premi dalla fine della stagione 2018, il team principal della Red Bull, Christian Horner ha detto:
“Penso assolutamente (che sia pronto per una lotta per il titolo). Hai visto questo fine settimana [in Messico], abbiamo un motore che è vicino ai nostri (alle prestazioni) dei nostri avversari, quindi abbiamo una squadra abbastanza forte e un pacchetto abbastanza forte per affrontare la loro battaglia [di Mercedes e Ferrari]”.
“Verstappen ha attraversato un percorso difficile all’inizio dell’anno, ma in realtà, dopo Montreal [Gran Premio del Canada], ha fatto delle gare incredibili e penso che l’esperienza sia stata l’unico pezzo mancante. Tutti i piloti commettono errori, lo vedi su e giù per il paddock, è quello che impari da loro”.
Esprimendosi ulteriormente su Max Verstappen, Christian Horner ha dichiarato:
“Ha un terribile carico di capacità in macchina, penso che abbia anche un ottimo cervello per correre. Quindi, vuole capire cosa sta succedendo nel resto della gara per adeguare il suo ritmo di conseguenza”.
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