GP Stati Uniti, Binotto: “Abbiamo il miglior motore, ma pecchiamo di carico aerodinamico”

Durante la conferenza stampa dei Team Principal del GP degli Stati Uniti, Mattia Binotto della Ferrari, ha risposto ad una domanda riguardante lo stato attuale della Ferrari.

Mattia Binotto durante la conferenza stampa del GP degli Stati Uniti, è stato sottoposto alla domanda di un giornalista che gli ha chiesto: Mattia, la scorsa settimana nella conferenza stampa post-gara Vettel ha menzionato che le auto Ferrari sono più veloci in rettilineo e il fatto che la power unit sia eccezionale, è solo che c’è meno carico aerodinamico e che quando le gomme invecchiano un po’ c’è una certa pressione.

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Ora, dato che questa pista è più favorevole rispetto alla deportanza, pensi che la Ferrari avrà un vantaggio questo fine settimana?

La risposta del Team Principal Ferrari è stata piuttosto decisa e chiara, con un netto “no” da parte dell’italiano, che ha detto:

“No. Penso a questo come a due punti diversi”.

Dopo questa risposta secca, Mattia Binotto risponde e dice:

Innanzitutto, ci manca ancora il carico aerodinamico rispetto ai nostri concorrenti e questa è un’area di debolezza, qualcosa che abbiamo migliorato per tutta la stagione”.

Penso che oggi abbiamo un buon pacchetto ma non abbastanza buono e siamo molto consapevoli che avere downforce è importante, certamente su alcuni circuiti, come Budapest e il Messico. Ma se guardiamo ciò che è accaduto da Budapest al Messico, abbiamo fatto un grande passo in avanti nella giusta direzione”.

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Spiegando di cosa ha bisogno realmente la Ferrari, il capo del muretto dichiara:

Quindi avremo bisogno di aggiungere ulteriore carico aerodinamico, avremo bisogno di aggiungere ulteriore carico aerodinamico per la prossima stagione e questo è importante per il ritmo di gara, il degrado delle gomme e così via”.

Aggiungere forza aerodinamica significa aggiungere resistenza e saremo più lenti rispetto alla media. Ma ancora oggi crediamo di avere un buon motore e questo è a nostro favore e speriamo di mantenere lo stesso vantaggio in futuro”.

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