È arrivata l’ufficialità a tre giorni dall’inizio del weekend del GP dell’Emilia Romagna di Imola, non è stata data nessuna deroga da parte del Governo alla regione, e dunque sarà a porte chiuse e senza tifosi anche il terzo GP italiano di F1.
Erano previsti 13 mila spettatori all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola in occasione del GP dell’Emilia Romagna, ma dopo il DPCM emanato dal premier Giuseppe Conte è stato messo tutto in stand-by, fino ad oggi, momento in cui è arrivato l’annuncio ufficiale che l’evento si terrà a porte chiuse e quindi senza spettatori.
Infatti, dopo la pubblicazione del nuovo DPCM, gli organizzatori del Gran Premio avevano deciso di sospendere la vendita dei tagliandi in attesa di notizie ufficiali, ma il nuovo Decreto (come da noi pubblicato in maniera celere), faceva intendere che l’evento sarebbe stato senza pubblico.
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Nonostante ciò, nel nuovo decreto era prevista la possibilità da parte della Regione Emilia Romagna di ricevere una deroga da parte del Governo, seppur dimezzando la capienza a 6/7 mila tifosi, nonostante la capienza massima dell’Autodromo sia di oltre 100 mila posti.
Tutto ciò non è andato a buon fine, anche a causa dell’aumento della curva del contagio e dunque come spiegato nel comunicato stampa di Regione, Governatore e Autodromo, l’evento sarà a porte chiuse, così com’è stato quello del Mugello e quello di Monza (seppur sia stata concessa la presenza di 250 operatori sanitari per ringraziarli del loro operato nel periodo di pandemia).
Inoltre, per coloro che hanno acquistato il biglietto per assistere al ritorno del circuito emiliano dopo tredici anni, ci saranno i rimborsi, che come dichiarato dalla “Formula Imola”, società che gestisce l’autodromo, come riporta “Il resto del Carlino”: “Si converrà con gli acquirenti dei biglietti della manifestazione una modalità di rimborso adeguata”.
IL COMUNICATO UFFICIALE
“Formula Imola comunica che a seguito delle trattative Stato / Regione Emilia Romagna / Comune di Imola sulle interpretazioni del DPCM del 24 ottobre 2020 recante, tra l’altro, disposizioni per lo svolgimento delle manifestazioni sportive nazionali ed internazionali ha prevalso una valutazione estremamente prudenziale nonostante il programma di svolgimento dell’evento prevedesse una disciplina rigidissima di molteplici controlli sanitari e di sicurezza sia per quanto riguardava le vie di afflusso che di deflusso degli spettatori che hanno acquistato un titolo valido per un posto a sedere pre-assegnato ed opportunamente distanziato nel rispetto delle regole COVID-19 stabilite dal Governo Italiano in precedenza”.
“Il Comune di Imola ha provato a proporre fino all’ultimo misure di ulteriore contenimento del rischio sanitario, riducendo ulteriormente la capienza inizialmente concessa con deroga regionale dal Presidente Bonaccini alla metà del numero autorizzato, ma non vi è stata apertura alcuna a consentire lo svolgimento della manifestazione a porte aperte seppur nel rispetto di tali regole proposte. Il Gran Premio di Formula 1 Emirates dell’Emilia Romagna, in programma il 31 ottobre – 1 novembre all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari si svolgerà pertanto a “porte chiuse””
“L’organizzatore Formula Imola sta valutando, di concerto con i referenti del Governo preposti alla supervisione delle formalità relative alla cancellazione straordinaria della presenza di pubblico e di ospitalità, le modalità di rimborso dei biglietti, che comunque avverrà entro il più breve tempo possibile”.
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