“Jingle Bells, jingle bells, jingle all the way”, sento dalla finestra di casa mia. Non c’è bisogno nemmeno che io mi giri, collego subito che siamo, ormai, a ridosso del Natale. È un evento speciale, tradizionale per molte famiglie di tutto il mondo, grazie a colori, canzoni e molto altro ancora.
La mia mente, però, non ha solo questo pensiero. Qualcosa nella mia testa, in effetti, mi porta ad Abu Dhabi, ultima tappa del mondiale di Formula 1, edizione 2019. Qui risento il rumore dei motori, le urla dei fan e le parole dei telecronisti, che cercano di raccontarci ciò che viviamo nel migliore modo possibile. Come se fossi lì, come se stesse accadendo in questo momento. E mi dico, fra me e me, che il Natale non è mica solo una festa, rappresenta anche una docile fine a tutto ciò che tutti noi amiamo.
Ci lascia, infatti, un 2019 stanco, pieno di ricordi, rimpianti, rimorsi e tante discussioni. Sembra avere un’anima, è ormai debole, come se fosse lasciato fermo e in disparte da tutti, come se fosse un albero che, in pieno inverno, diviene povero delle sue stesse foglie.
E con tanta malinconia, indirettamente, ci viene presentato il 2020. Un nuovo anno che deve ancora arrivare, deve ancora iniziare, come un regalo non ancora scartato e che crea una curiosità davvero singolare. Ma noi aspettiamo, come ogni volta, perché un altro decennio se ne sta andando e la volontà di scoprire le novità è davvero tanta. C’è, soprattutto, entusiasmante interesse di capire se Lewis Hamilton vincerà il suo settimo titolo mondiale in F1, se il compagno di squadra Valtteri Bottas o il rivale Sebastian Vettel potranno fermarlo.
Ma soprattutto ci sono loro, loro due: Max Verstappen e Charles Leclerc. Il futuro, il fuoco che si innalza sopra qualunque cosa e l’onda di un mare sempre più nervoso. Siamo curiosi, almeno noi, di scoprire se loro potranno fermare i “vecchi tori” o se, forse, il momento non sia ancora arrivato. E tutto questo rende ancora più magico lo sport che amiamo: i campioni che non vogliono arrendersi al nuovo che avanza e i talenti che vogliono accelerare l’inesorabile arrivo del tempo, che alcuni chiamano cinicamente fine.
Ma non per noi, che continuiamo a non vederne l’ora: dopotutto, il sale delle corse, non sono principalmente le rivalità?
“Jingle Bells, jingle bells, jingle all the way”; è quasi Natale, ormai. E io lo sento già.
by F1 Talk
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