Brown: “Norris è stata una boccata d’aria fresca per la McLaren e la Formula 1”

Dopo aver concluso la sua prima stagione da rookie in Formula 1 grazie alla McLaren, Lando Norris ha avuto grandi elogi dal Team Principal Zak Brown.

Brown ha spiegato che vede Norris come una persona molto radicata per la sua età, avendo completato la maggior parte della sua prima stagione in Formula 1 con la McLaren all’età di diciannove anni.

Brown ha esaltato il giovane Lando come una “boccata d’aria fresca” per la McLaren e la Formula 1 e ha anche affermato che, nonostante la sua natura a volte autocritica, è molto maturo e completamente concentrato su come diventare un pilota migliore:

“Penso che come un novellino di diciannove anni che entra in Formula 1, con una McLaren diamo per scontato che questi piloti possano semplicemente arrivare e accontentarsi della pressione che hanno”.

“Penso che sia una boccata d’aria fresca e davvero onesto con se stesso. Penso che a volte, con una sessione o un giro, sia più critico di noi, e ciò significa che vuole costantemente migliorare”.

“Puoi immaginare che alcuni diciannovenne potrebbero non avere quella disciplina, ma si guarda allo specchio e potrebbe pensare di essere solo una superstar di diciannove anni che sta arrivando in Formula 1, ma è abbastanza radicato”.

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SAINZ INSEGNANTE DI NORRIS

Ross Brown ha anche riconosciuto come i punti complessivi conquistati da entrambi i pilori non hanno rispecchiato in pieno le qualità e il potenziale completo del team nel 2019.

Sia Norris che Sainz hanno subito numerosi ritiri e problemi nel corso della stagione, come per il pilota inglese che è rimasto appiedato con solo un giro rimasto durante il Gran Premio del Belgio di settembre.

Brown però ha osservato come Lando fosse in grado di ascoltare e imparare dal compagno più esperto e lo compara ad “una spugna” per il modo in cui assimila consigli dal suo compagno di squadra spagnolo:

“Penso che Spa sia stata terribile. Entrambi hanno avuto la loro parte di sfortuna, ma si tratta di corse automobilistiche. Non credo che i punti rappresentano quanto siamo stati vicini o quanto i nostri piloti abbiano guidato bene”.

“A Carlos, è il suo quinto anno [in F1], quindi ha una buona esperienza anche se è ancora giovane e penso che tu possa vedere il venerdì quanto Lando impara da Carlos. È come una spugna in quel senso, e penso che sia lì che è maturato davvero”.

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