Il pilota della Red Bull, Max Verstappen, ha ammesso di essere sceso in pista al Mugello su un’auto GT, per testare e studiare il circuito che ospiterà il GP della Toscana di questo weekend.
A differenza di altri piloti, come Daniel Ricciardo, che in serie minori hanno avuto l’occasione di guidare al Mugello, Max Verstappen non ha avuto quest’occasione e piuttosto che girare al simulatore ha preferito scendere in pista a bordo di una GT, prima del weekend del GP di Toscana.
C’è da dire che una Gran Turismo non è come guidare un’auto da Formula 1, così come non è guidare un’auto per tutti i giorni, ma nonostante ciò ha avuto una chance per studiare il circuito toscano.
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In occasione della conferenza stampa del giovedì, il pilota olandese ha confessato: “Sono stato qui poche settimane fa per guidare, perché non sono mai stato qui prima d’ora. Penso che sia il modo migliore per studiare un circuito”.
“Avrei potuto guidare al simulatore, ma non l’ho fatto. Quindi ho avuto una lettura generale. Ovviamente, l’auto è un po’ più lenta, ma va comunque bene”.
Nonostante ciò, pensa che con il test che ha effettuato dal vivo, gli porterà sicuramente un vantaggio, e non creerà un gap come avrebbe potuto avere con piloti come Lando Norris, che ha guidato al Mugello quando era in Formula 4 italiana:
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“È stato importante, ti dà solo un po’ di vantaggio. So che altri piloti hanno già guidato qui, ma ho passato un’intera giornata a fare giri, quindi non credo che sarò così svantaggiato”.
Il pilota Red Bull ha concluso, dichiarando che la caratteristica che più gli piace del circuito è il poter sorpassare, mentre ha anche ammesso di aver effettuato la stessa strategia di test anche per i restanti nuovi circuiti del calendario: Portimao, Imola e Nurburgring, lasciando fuori solo l’Istanbul Park, ma per ciò non è preoccupato:
“Il circuito sarà molto veloce e questo mi piace. Ho guidato sul resto dei nuovi circuiti in questa stagione tranne che a Istanbul. Non è necessario e la maggior parte delle piste sono occupate o senza spazi vuoti, il che è abbastanza normale”.
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