La Pirelli conclude la sua indagine sull’incidente di Hubert a Spa: le conclusioni

Il responsabile di Pirelli per il motorsport, Mario Isola, dichiara che i detriti presenti sulla pista sul circuito di Spa-Francorchamps abbiano potuto causare l’incidente risultato mortale per Anthoine Hubert.

All’inizio di febbraio, la FIA ha pubblicato un rapporto sull’indagine ormai conclusa, sull’incidente mortale di Spa, in cui Anthoine Hubert perse la vita, ma la Pirelli ritiene che le cause dell’incidente siano altre rispetto a quelle indicate dalla federazione.

Per la FIA infatti, la causa fortuita risultata poi mortale, ha avuto inizio dopo che il pilota Giuliano Alesi ha perso il controllo della sua monoposto a causa di una “perdita di pressione interna nella sua gomma posteriore destra”, ma la causa di tale perdita di pressione non è stata indicata.

La FIA conclude l’indagine sull’incidente che ha causato la morte di Hubert

L’OPINIONE DEL FORNITORE

Il fornitore unico di pneumatici, ritiene che il problema alle gomme di Giuliano Alesi possa essere stata causata da detriti di fibra di carbonio presenti in pista, dopo che c’è stato il contatto tra Nicholas Latifi e Mick Schumacher, episodio verificatosi nel primo giro del Gran Premio.

Mario Isola, responsabile della Pirelli per il motorsport, afferma categoricamente infatti, ogni possibile cedimento strutturale della gomma:

Abbiamo svolto un’indagine, abbiamo controllato le gomme e ogni loro parte e non c’era nulla di sbagliato su di esse. Le gomme andavano bene”.

Continuando la sua spiegazione, dell’incidente accaduto nel secondo giro, dice: “Avrebbe potuto avere una gomma a terra [Alesi, ndr.] perché alla prima curva si verificò un incidente e c’erano detriti di monoposto”.

Post morte di Hubert, Lewis Hamilton: “I fan non apprezzano il pericolo”

Sappiamo quanto sia affilata la fibra di carbonio e quanto sia facile tagliare una gomma. Se hai una gomma a terra lenta, perdi aria e ovviamente nella terza curva, Eau Rouge-Raidillon, che è in discesa, se perdi la pressione e hai questo taglio alla gomma, può causare una rotazione o qualcosa del genere”.

La casa milanese, è giunta a questa conclusione, dopo aver ispezionato anche le gomme di altre monoposto, oltre a quelle dei piloti direttamente coinvolti nell’incidente.

Da queste analisi sono state rilevate diverse gomme danneggiate dai detriti di fibra di carbonio restati in pista: “Penso che sia altamente probabile o quasi certo che sia stata una foratura, perché abbiamo trovato alcuni segni di piccoli tagli anche in altre gomme”.

Conclude Mario Isola, dichiarando: “A volte hai una foratura e perdi aria, altre volte hai semplicemente un segno sul battistrada”.

Seguici su FACEBOOK e INSTAGRAM ed entra nel nostro CANALE TELEGRAM sul motorsport per essere aggiornato sulle news e nel nostro GRUPPO TELEGRAM per discutere insieme a noi