DAS, e se non lo avesse portato la Mercedes?

Ormai non si parla altro se si discute di Formula 1, l’argomento principale di tifosi e non è il DAS Mercedes, il dispositivo innovativo portato dal team tedesco nella prima settimana di test pre-stagionali a Barcellona.

Nel secondo giorno di test pre-stagionali a Barcellona, trasmessi live da Sky, il commentatore Matteo Bobbi, ha subito notato una stranezza con il volante della Mercedes, andava in avanti e indietro (DAS), non riuscendo a capire il motivo.

Successivamente, grazie a diverse analisi, e alla “spiegazione” di James Allisson della Mercedes, si è capito che si trattava del Dual Axis Steering: il volante mobile che permette di modificare la convergenza delle ruote anteriori della monoposto, portando non pochi vantaggi ad essa.

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IL CASO

Con la scoperta di questo dispositivo, e sopratutto del suo funzionamento sono nate diverse polemiche, dapprima per la sua possibile irregolarità, per passare successivamente all’incisione del suo utilizzo con la sicurezza del pilota nell’abitacolo.

Tuttavia, la prima ipotesi di un dispositivo irregolare, è stata smorzata dalla FIA, che l’ha giudicata regolare, ma solo per il 2020, aggiungendo il punto 10.5 nel regolamento tecnico 2021, che recita:

“Il riallineamento delle ruote sterzanti, come definito dalla posizione dell’attacco interno dei relativi elementi di sospensione che rimangono a una distanza fissa l’uno dall’altro, deve essere definito in modo univoco da una funzione monotonica della posizione di rotazione di un singolo volante”.

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Mentre la seconda ipotesi, nata inizialmente “a freddo”, con il passare delle ore e dei giorni è andata scemando, questo perché gli stessi team non hanno messo dubbi sulla sua sicurezza, perché nessuno, ovviamente, metterebbe a rischio la vita del suo pilota per avere un piccolo o grande vantaggio che sia.

I TIFOSI

Ma dopo aver chiarito tutto ciò, in maniera per lo più formale, sono nata e sono state alimentate le polemiche fra tifosi, sopratutto in Italia, dove la maggior parte del tifo è in favore della Ferrari, rispetto agli altri nove team, che hanno anch’essi i loro tifosi.

Le polemiche quindi, sono nate principalmente dopo l’annuncio del divieto da parte della FIA per il 2021, che ha fatto subito attizzare il naso ai tifosi, facendo pensare che se il divieto scatterà qualcosa di illegale c’è.

Ma quindi, è una soluzione illegale fatta passare per legale solo perché è della Mercedes? Assolutamente no, questo nella maniera più oggettiva possibile, le Frecce d’Argento hanno sfruttato un’area grigia del regolamento come si suol dire.

Sfruttando quest’area grigia, prontamente colorata dalla FIA, per evitare il rischio di spesa inutile per la progettazione di tale dispositivo da parte di altri team, è passata come “se lo fa Mercedes va bene, se lo fa x, allora no”.

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Ragionamento più sbagliato che si possa fare, ma d’altronde c’è solo invidia fra i diversi ignegneri, iniziando da Gigi Mazzola, che ai microfoni di Sky dichiarò: “L’unico rimpianto è che non ci ho pensato io”.

Questo perché il DAS è un’idea rivoluzionaria in tutti i fronti, e dispiace che ciò sarà irregolare dal 2021, ma bisogna solo dire “bravi” agli ingegneri Mercedes, per l’idea innovativa, che come ammesso da Valtteri Bottas, si stava studiando da più di un’anno a questa parte.

In conclusione, la rabbia può esserci, ma no per la sua irregolarità, ma per “non averci pensato”, perché sopratutto con il tifo italiano, se tale idea l’avesse avuta la Scuderia Ferrari, a quest’ora si parlava di premio Nobel, mondiale vinto, e molto altro.

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